Linea verde sì, ma...
Una squadra giovane? Bello! Ma avere qualche 'vecchio saggio' in mezzo a cotanta gioventù è fondamentale
L’aver avuto la squadra con l’età media più bassa di tutta la serie A è stato un orgoglio, anche se in fasi cruciali della stagione la conseguente inesperienza si è fatta sentire, come nel doppio confronto con l’Arsenal o la finale di Coppa Italia contro la Juve.
La rosa giovane, fatta di giocatori già affermati o potenzialmente forti e tutti di proprietà da la sensazione di avere un progetto da perseguire, una squadra con una intelaiatura solida su cui poi andare col tempo ad innestare giocatori di esperienza che ti facciano fare il salto di qualità.
Gattuso verso la fine della stagione è stato chiaro, “dobbiamo inserire in squadra quei 3 o 4 giocatori di esperienza per alzare l’asticella”, ed in questa direzione sembravano andare gli innesti a parametro zero di Reina e Strinic, ed il forte interessamento per Falcao.
Certo l’attaccante merita un discorso a parte, poiché è complicato trovare un attaccante top che ti garantisca tanti gol che non sia vicino alla trentina.
Tuttavia qualche giorno fa Gattuso ha fatto una precisazione sul concetto di giocatori esperti da inserire in squadra, sottolineando che “a noi servono giocatori di esperienza, con 200/300 partite importanti sulle spalle, ma ci sono giocatori di 25/26 anni che questo tipo di esperienza ce l’hanno già. Romagnoli, ad esempio, è uno di questi. Non è necessario che abbiano intorno ai 30 anni”.
Concetto che non fa una piega, e che ha di conseguenza cambiato l’elenco dei nomi accostati al Milan della prossima stagione.
Rispondono a questi criteri giocatori come Morata, come Depay, come Timo Werner o come il madridista Ceballos (un classe 96 con già oltre 100 presenze tra Betis e Real).
Insomma, detta così sembrerebbe una politica di continuità della linea verde impostata dalla nuova società, una cosa senza dubbio positiva, perché la gioventù ti permette di fare programmi a medio-lungo termine, e poi è sempre bello avere una squadra che esprima freschezza, corsa e brillantezza.
Tuttavia mi permetto di dire che la gioventù va bene, ma avere in squadra i Bonucci, i Biglia ed i Falcao della situazione aiuterebbe non poco ad accelerare quel processo di crescita di cui tanto abbiamo bisogno.
La via per tornare competitivi e vincenti passa necessariamente da qui.