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Tra Gabanelli e NYT... Rino!

Sul Milan verba volant. In attesa di un "Report", ecco il vero Gattuso

 

A dicembre il New York Times aveva fatto saltare il banco del Voluntary ed era stato preso per buono. Tutto quello che aveva scritto la iper super storica prestigiosa testata americana è stato usato contro Yonghong Li e contro il Milan. Tutto, virgole e punti e virgole comprese. Tutto rinfacciato al Milan e alla sua nuova proprietà: nei dibattiti televisivi, nei commenti triviali dei social, persino nelle stanze ovattate del calcio che conta. Sarà così anche questa volta? A meno che il NYT scriva bene solo quando fa comodo a te, e cioè quando attacca e dileggia il Milan. In realtà ieri l'iper super etc, non ha scritto cose contro il Milan. Anzi... Udite udite infatti, il New York Times ha scritto che una istituzione indipendente, e che tiene molto alla sua indipendenza, come la Adjudicatory Chamber è stata condizionata e imbeccata (quindi contaminata?) dalla Camera di investigazione dell'Uefa, con l'invito all'estromissione del Milan dalle coppe europee. Tutta già scritta quindi la sentenza finale? Tutta politica? Tutta vissuta in guanti bianchi la discriminazione del Milan rispetto alla diversa consistenza del patrimonio delle proprietà di Psg e City? Questa rivelazione del New York Times ha messo sul chi va là anche osservatori imparziali che, quando lo hanno ritenuto, non hanno lesinato critiche al Milan. Si sono accorti anche loro che un grado di giudizio propriamente detto altro non rischia di essere che un atto teatrale dal copione già scritto. Una farsa? Non ci permettiamo. Ma ci siamo capiti.

No, non condividiamo. Rino Gattuso non è nervoso. Basta fargli una battuta che lo punga sull'orgoglio per rivedere quel sorriso tutto suo, tutto competitivo e adernalinico, in vista della prossima stagione. Si sente bloccato nel mercato e nella pianificazione, questo sì. Ma ci vuole ben altro per fermarlo. Il campionato è finito da due settimane, ma l'allenatore del Milan è già in pressing. Marca a stretto giro i fidati componenti del suo staff, compulsa WyScout, parla e riparla con Massimiliano Mirabelli, progetta il suo viaggio in Russia per assistere ad alcune partite del Mondiale, sta già preparando le prime cose da dire ai nuovi, ai quali è pronto a parlare sia al cuore che alla testa. No, non è contento della stagione ultima trascorsa. Vuole di più, in primis da se stesso. Poi dai suoi collaboratori. Quindi da tutti i giocatori, nessuno escluso. Il fuoco arde ancora nel petto di Rino e da questo i tifosi del Milan devono tirare fuori energia, orgoglio, attaccamento. Se il Milan dovesse essere escluso dall'Europa League brucerà, farà male. Sia a chi la ritiene una ingiustizia bella e buona (non sarebbe la prima e non sarà l'ultima per la storia del Milan), sia a chi la addebita alla proprietà rossonera e ai suoi dirigenti. Ma sia gli uni che gli altri dovranno essere veri milanisti come Gattuso, dovranno trasformare la mortificazione in determinazione, la rabbia in voglia di riscatto, e così via. Piangersi addosso non è mai stato da Milan, nè dopo Brozzi o dopo Milan-Lazio/Bologna-Juve, nè dopo Castellini o dopo Marsiglia. Il Milanista incassa e riparte, soffre e rinasce. Dovesse accadere quello che "pronostica" il New York Times, bisognerà rifare una volta di più quello che il tifoso rossonero ha sempre fatto: invertire con il proprio entusiasmo il corso delle cose.

Le bizze e le vicissitudini governative di Salvini (ti stava proprio bene quel braccialetto Matteo) e Di Maio non hanno fatto impennare lo spread, non hanno rischiato lo strappo istituzionale, non hanno rischiato di farci votare a Ferragosto. La cosa vera che hanno determinato, nelle varie peripezie fra Conte e Cottarelli, è stato il rinvio di Report. Il Report sul Milan, quello che dalle parti del sito FCInter1908.it (possibile che un circuito serio come quello della Gazzetta dello Sport consenta che un sito proprio associato stalkerizzi e strumentalizzi mettendo loro in bocca cose che non hanno mai detto i cronisti, anche tifosi, ebbene sì, che seguono altre squadre come fa quotidianamente il suddetto sito per mezzo click in più? Non hanno altre notizie della loro squadra di cui rendere conto?) non vedono l'ora di seguire mangiando popcorn. Al quale Report vogliamo dare un contributo anche noi, anche se il nostro nome di battesimo ha cinque lettere e non sette: cari colleghi, ricordate la Jie Ande? Sì, la piccola società che mesi fa secondo la fondatrice di Report, Milena Gabanelli, era fallita facendo definitivamente saltare il banco di Yonghong Li...Bene, mentre nel frattempo il presidente cinese è andato avanti a fare aumenti di capitale al Milan nonostante il fallimento della suddetta dalla quale era peraltro uscito a suo tempo, adesso è arrivata la multa. Riuscite a fare un taglia e cuci anche con queste righe, come avete fatto con altre cose portate via durante lo speciale che vedremo finalmente lunedì? Ecco, vi diamo una notizia, la sanzione è stata di 40mila euro. Ripetiamo, 40mila. Cose che per chi fa finanza non devono essere totalmente abbuonate e giusitificate, ma rientrano nel novero delle cose che possono succedere. 40mila euro, mentre sono in arrivo altri 10 milioni di euro di aumento di capitale...

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