Mercato delineato
La difesa è completa. Centrocampo al risparmio per investire in attacco? Ecco le idee del Milan...
Si delinea, pian piano, il mercato del Milan.
Mirabelli lavora sotto traccia, in attesa che la Uefa emetta la sua sentenza. Ovviamente molto dipenderà proprio da cosa deciderà l’Adjucatory Chamber, ed infatti il Milan difficilmente si muoverà prima del pronunciamento da Nyon.
Ma nel frattempo nella testa e nelle idee della dirigenza e di Gattuso è ben chiaro cosa si dovrà andare a fare per migliorare il Milan per la prossima stagione, senza spendere cifre inaccessibili.
Sono già arrivati a parametro zero Strinic e Reina. Il primo andrà a coprire la probabile partenza di Antonelli, mentre il secondo potrebbe essere il nuovo numero uno titolare nel caso in cui Donnarumma dovesse lasciare il club. In difesa il Milan non pensa di fare altro, a meno che qualcuno parta. Cosa che, al momento, non è in preventivo. Un nuovo acquisto sarà certamente Andrea Conti, una volta che il suo calvario al ginocchio sarà finito.
Le prossime mosse saranno probabilmente sul centrocampo. E anche qui, la sensazione è che Mirabelli pescherà dal mercato degli svincolati. Da tempo sono avviate le trattative per portare Milan Badelj e Marouane Fellaini alla corte di Gattuso. Si pensava potessero essere alternativi, ma nelle ultime ore cresce la possibilità che entrambi vengano messi sotto contratto. A tutti e due è stato proposto un triennale.
Se si dovessero portare a termine questi due movimenti in entrata, il mercato del centrocampo potrebbe anche ritenersi chiuso. Infatti l’idea che il Milan ha in mente è che la mezz’ala sinistra da alternare a Bonaventura sia già presente in rosa. Si tratta di Hakan Calhanoglu, che Gattuso vuole spostare stabilmente a centrocampo. Ecco che allora i pezzi del puzzle andrebbero al loro posto. L’ex Fiorentina Badelj sarebbe l’alternativa a Biglia, Fellaini sarebbe quel centrocampista fisico da alternare a Kessie e sulla sinistra se la giocherebbero il turco e Bonaventura. Sei centrocampisti, due per ruolo, abbastanza completi e vari. Con l’ingresso di Fellaini e Badelj si alzerebbe l’asticella anche a livello fisico e di esperienza, come richiesto da Gattuso.
Porta, difesa e centrocampo sistemati con movimenti a zero, quindi. Questo perché i grandi movimenti sia in entrata che in uscita il Milan pensa di farli in attacco, il vero punto debole della scorsa stagione.
Partiamo da un presupposto: Suso e Cutrone sono considerati incedibili e parte integrante del progetto di Gattuso. Lo spagnolo resterà al Milan, a meno che qualcuno paghi la clausola da 40 milioni ed il giocatore accetti la cessione. Questione, questa, oggi molto remota.
Anche Borini è considerato importante da Gattuso e Mirabelli, perché ha grinta, esperienza, duttilità ed è considerato utile alla causa, soprattutto a gara in corso.
Questi tre dovrebbero far parte anche del nuovo Milan nascente. Ma a completare il reparto il Milan vuole investire in almeno due titolari ed una riserva. Un esterno sinistro di ruolo e di livello, una grande punta e, se possibile, un altro giocatore che possa alternarsi ai due esterni, solo nel caso in cui il Milan si trovi a giocare l’Europa League, cosa ora non scontata. Per questo ruolo Mirabelli aveva pensato al giocatore dello Shaktar Bernard, che ora sembra sfumato. Nelle ultime ore si pensa a Verdi, ma è solo un’idea.
Nelle idee l’esterno sinistro titolare potrebbe essere uno tra Depay, che è il preferito, e Keità, già inseguito nella scorsa stagione. Costo dell’operazione, per entrambi, almeno di 40 milioni.
Per la punta, la short list è la seguente: Immobile, Belotti, Morata e Dzeko. Tutti costosi e con il loro grado di difficoltà di acquisizione. Ma se il Milan prenderà una punta, al 99% sarà uno di questi giocatori.
In avanti rimarrà probabilmente anche uno tra Bacca, Kalinic ed Andrè Silva. Il Milan proverà a venderli tutti e tre per reperire fondi per fare mercato. Stesso discorso vale per Donnarumma. In uscita potrebbero esserci anche Abate e Montolivo (anche se Gattuso potrebbe trattenerli per motivi di spogliatoio). Da valutare la posizione di Locatelli, che potrebbe essere mandato a giocare altrove.