Fassone

 

Provarci sempre

 

Per la società potrebbe essere anche il momento giusto per non tirare i remi in barca, ma altresì attaccare in sede di mercato

E' inutile negare il fatto che l'attesa per la sentenza della Uefa, in ordine alla questione rifinanziamento di Yonghong Li, avrà un peso mica da ridere sulle prospettive future di questa proprietà. L' improbabile ma comunque possibile esclusione del Milan dall'Europa League 2018/2019 avrebbe la conseguenza di un danno enorme specie per l'immagine del Club, senza poi contare le ricadute sulla credibilità già deficitaria agli occhi dei media e non solo, della proprietà cinese rossonera.

Ecco perchè, a prescindere dalle decisioni di Nyon, credo che sia doveroso quanto utile un mercato aggressivo da parte dei rossoneri questa estate. E per mercato aggressivo, intendo un mercato fatto con criterio all'unico scopo di migliorare una squadra che necessita di essere sviluppata in termini di esperienza internazionale, "peso specifico" e qualità in diversi settori del campo. Questo "upload" deve necessariamente essere fatto per dare modo anche alla base di giovani sulla quale la nuova proprietà cinese ha puntato la scorsa estate di migliorare e acquisire quel bagaglio di esperienza sul campo e fuori dal campo in grado di far fare fare il salto di qualità alla squadra. Ovviamente i settori sui quali Mirabelli dovrebbe e vorrebbe intervenire sono noti a tutti, ed in base anche alle indicazioni di Gattuso, questi giocatori dovrebbero arrivare con l'obiettivo di raggiungere il risultato che ho citato qui sopra.

Certo, poi come dice un vecchio detto, tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare; e molto dipenderà anche dalle decisione del massimo organismo europeo ch arriverà a metà giugno. Dico ciò specialmente per una questione, oltre che di immagine, anche di credenziali al momento delle trattative con possibili giocatori di alta fascia: l'immagine che ne uscrà del Milan nei prossimi venti giorni molto dirà sul futuro rossonero. Perchè lo spettro di un nuovo cambio di proprietà c'è, ed è un ipotesi comunque da considerare nel vaglio degli scenari che potrebbero avverarsi nei prossimi mesi, ma è chiaro che fasciarsi la testa sin da ora non ha senso. Il tifoso milanista deve uscire da questo alone di vittimismo che aleggia su di lui ormai da anni. E' il momento infatti di rimanere tutti uniti allo scopo di difendere la squadra che tifiamo, ed è il momento anche di non cadere in beceri tranelli mediatici: è il momento dell'unità tra Club e tifosi. E il Club tutto ha il dovere di provarci sino in fondo nel cercare di fare il proprio meglio per dare a Gattuso dei rinforzi funzionali alle sue idee di gioco.

In fondo i momenti di difficoltà si affrontano sempre insieme.

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