Il moderno Pilato
Malagò preferisce non esporsi a favore del Milan; emblematico il silenzio federale
Sono passate circa 96 ore da quando l'Uefa ha deciso di pronunciarsi in maniera irrituale ed inaspettata sull'impossibilità di concedere il Settlement Agreement al Milan. Nonostante i conti della società fossero compatibili con la richiesta di settlement, l'Uefa ha deciso di negare questo accordo sulla base di motivazioni fumose. Ciò non è avvenuto sulla base di aspetti normativi e regolamentari inerenti il financial fair play violati apertamente dal Milan. L'improvvida decisione è maturata in seno all'Uefa, a causa del mancato rifinanziamento di un debito in scadenza ottobre 2018 ed in base ad una presunta non accertata consistenza patrimoniale di Yonghong Li. E' di tutta evidenza insomma come l'Uefa abbia oltrepassato quel perimetro valutativo che le competeva per entrare in un'area finanziaria abbastanza fumosa e, soprattutto, profondamente soggettiva.
In tutto questo scenario, il capo dello sport italiano, Giovanni Malagò, ha ben ritenuto di rimanere in silenzio, senza esporsi nemmeno un momento a difesa di una squadra che sta subendo una decisione illegittima.Malagò ha scelto di vestire i panni di Ponzio Pilato, si è cioè lavato le mani di questa vicenda per evitare di indisporre l'Uefa. Questo è, purtroppo, il livello della nostra Federazione. Parliamo dello stesso Malagò che si è strappato le vesti in pubblica piazza per la decisione del Comune di Roma di non dare il via libera alle Olimpiadi e dello stesso Malagò che ha difeso Buffon dopo la sceneggiata di Madrid. Insomma, non un personaggio particolarmente silente e riservato bensì un uomo capace di esporsi e mostrarsi quando le circostanze lo consentono. In questo caso, col Milan sotto assedio, evidentemente per lui va tutto bene. Tanto da dichiarare sibillino che "è un problema del club, non della FIGC". Ne nasce una sola e semplice domanda: ma una Federazione che non alza un dito a tutela di una sua società gloriosa, ha ancora una sua onorabilità? La statura del personaggio sta oggi rivalutando figure discutibili del passato, come Antonio Matarrese, probabilmente non il migliore dei presidenti federali ma di un gradino più alto rispetto a Don Abbondio Malagò.
