Badelj

 

Milan nel nome...ma anche nei fatti?

Il centrocampista della Fiorentina non vuole rinnovare mantenendo i rossoneri alla finestra.

 

Rinnova o non rinnova? Ormai a Firenze, da qualche mese a questa parte, non si fa quasi altro che parlare del possibile quanto improbabile rinnovo di Milan Badelj. Il centrocampista croato sembra proprio voler cambiare aria, dopo aver passato le ultime quattro stagioni nei viola collezionando complessivamente 140 presenze e 6 reti. Un centrocampista, l'ex Amburgo, che ormai è da quasi due anni in orbita rossonera; un giocatore che potrebbe dare una seria alternativa a Lucas Biglia in cabina di regia, al cospetto della sua più giovane età, e di un maggiore dinamismo che gli permetterebbe anche di far rifiatare in maniera più sostanziosa il Capitano dell'Argentina. Ecco perchè il Milan, nonostante le ultime notizie in seno all'Uefa, sta cercando almeno per quanto riguarda i profili "secondari" di mettersi decisamente al sicuro da sorprese. Dopo Strinic e Reina, Badelj sarebbe il terzo acquisto a parametro zero.

Come detto, un'idea che nasce essenzialmente con lo scopo di regalare a Gattuso un'alternativa valida in mezzo al campo, ma sicuramente vantaggiosa dal punto di vista economico, visto che il Club rossonero dovrebbe pagare esclusivamente l'ingaggio del giocatore. Certo, poi nella mente dei tifosi subentrano altre dinamiche nelle quali, visto gli ultimi accadimenti, la questione mercato passa in secondo piano. E' palese quanto al Milan possa costare questa decisione dell'uefa in termini di programmazione della prossima stagione, in ossequio ad un piano che detto anche da Mirabelli l'altro giorno a Milan Tv durante l' "Inferno del Lunedì", aveva già posto le sue basi, con l'obiettivo di arrivare al 9 Luglio (giorno del raduno a Milanello) con la squadra praticamente già fatta nei suoi elementi importanti.

Ecco perchè, non possiamo che non vedere quanto il croato entri in quella schiera di giocatori così considerate "seconde linee", che il Milan sta cercando di accappararsi prima di tutto per aumentare il livello tecnico della panchina, ma anche per allungare la stessa a livello numerico. In attesa ovviamente della decisione di metà giugno della Uefa; decisione che avrà un peso specifico determinante per le sorti dei rossoneri in ottica futura.

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