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Torneremo mai?

 

In questi anni difficili una sola domanda passa per la testa

 

Non se ne può più, davvero. Dal 2012 ad oggi per i tifosi del Milan è diventato tutto un vero e proprio calvario. Non solo dal punto di vista sportivo, dove la squadra non supera il sesto posto da cinque stagioni consecutive, ma sopratutto sono le vicende extra campo, quelle che al tifoso non dovrebbero mai interessare e che invece hanno superato di gran lunga i fatti del rettangolo di gioco. 

Molti anni dietro una cessione societaria, poi lo scorso anno la svolta che doveva servire per ripartire e mettere a tacere tutte le malelingue che in questi anni hanno sparlato del nostro caro vecchio Milan. 

Un estate, quella del 2017, passata a sognare in grande, spendendo e spandendo, fino però poi arrivare al campo, dove i tifosi sono tornati alla realtà di un Milan non ancora in grado di lottare con le big. 

Ma è stato soprattutto un anno dove le voci extracampo hanno continuato a susseguirsi, con dubbi e ombre gettate sulla nuova proprietà. Fino ad arrivare ai giorni scorsi, con il negato Settlement Agreement che ha gettato nel panico milioni di tifosi, che non sanno più che pesci pigliare. Non si sa a chi credere, cosa leggere, il tutto con il silenzio della società e della proprietà. 

Ci escluderanno dalle coppe? Ci sarà solo una multa? Passeremo ad Elliot? Ci sarà un nuovo cambio di proprietà? E il mercato? Tutte domande che in queste ore i tifosi del Diavolo si stanno chiedendo. 

Ma in tutto questo marasma, la domanda che mi pongo è la seguente: tornerà mai il nostro Milan?

Sembriamo l'Inter che per anni abbiamo deriso, quella del circo mediatico, quella del 'sogna sotto l'ombrellone', quella delle figure barbine fuori e dentro il campo. 

Il Milan odierno pecca quasi in tutto, nella comunicazione in special modo. Anche i tifosi, che per anni hanno visto la propria squadra salire più e più volte sul tetto del mondo, stanno acquisendo una mentalità non da Milan, una mentalità quasi provinciale. 

Il Milan, chiariamo, nella sua storia centennale, ha vissuto anche la Serie B ed intere decadi senza vincere nulla, ma poi si è sempre rialzato. Ma i tempi sembrano essere cambiati e non è facile tornare a competere a certi livelli. Non come allora. Servono anni e anni di programmazione, una società solida e tanti, tanti soldi. Il Dna Milan può aiutare ma non basta, e lo si è visto anche quest'anno nel doppio confronto con l'Arsenal. 

Il dubbio atroce che mi pongo, quella domanda che mi frulla in testa è come un macigno che ogni tanto si ripresenta sullo stomaco. Il Milan tornerà mai ai livelli che gli competono? O dovremo abituarci ad una dimensione puramente nazionale, con uno scudetto ogni tanto?

 

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