Serie A, sorprese e delusioni della stagione
L'Inter centra la Champions in extremis. Come valutare la stagione della Lazio?
Si è chiusa nello scorso week-end, con il colpo di scena del posticipo tra Lazio ed Inter decisivo per la zona Champions, l’edizione 2017-2018 del campionato di Serie A.
In vetta, la Juventus ha rispettato le aspettative, vincendo con una giornata di anticipo il titolo e conquistando il 34° campionato della sua storia. Alle sue spalle il Napoli, autore di un grande torneo condotto probabilmente al di sopra delle proprie possibilità, come testimoniato dai 91 punti collezionati dalla squadra di Sarri. I partenopei hanno occupato per molte settimane la testa del campionato, ma si sono arresi con il tempo allo strapotere della Juventus, che ha fatto valere la maggiore qualità e la maggiore profondità della propria rosa.
Al terzo posto la Roma con 77 punti. I giallorossi hanno disputato un buon campionato conquistato un tranquillo accesso alla prossima Champions League nonostante i 10 punti in meno ottenuti rispetto al campionato 16/17. Particolare nota di merito per i giallorossi per la grande cavalcata in Champions League, conclusa solo in semifinale nel doppio confronto contro il Liverpool. Torna in Champions dopo 6 stagioni di assenza l’Inter. I nerazzurri hanno condotto un girone di andata al di sopra delle aspettative, perdendo però qualche punto di troppo nel ritorno. Gli uomini di Spalletti sono stati poi bravi e fortunati nel finale di campionato, battendo infine nello scontro diretto la Lazio, espugnando l’Olimpico e compiendo una vera e propria impresa. Fuori dalla Champions così la Lazio. Nonostante i biancocelesti abbiano conquistato gli stessi punti dell’Inter, i nerazzurri vanno avanti per gli scontri diretti. Stagione comunque, tutto sommato positiva per Immobile e co., detentori della palma di miglior attacco del campionato con ben 89 reti segnate. Biancocelesti penalizzati dalla rosa corta e dai numerosi infortuni nella fase finale di campionato.
Al sesto posto la vera delusione della stagione. Dopo le grandi aspettative del pre-campionato, e le speranze di qualificazione in Champions, il Milan centra “solo” la qualificazione in Europa League, per il secondo anno consecutivo. I rossoneri, profondamente rinnovati durante la scorsa finestra di mercato, pagano un pessimo girone di andata, con soli 25 punti, ma potranno ripartire dall’ottimo ritorno sotto la guida di Gattuso, autore con i suoi di ben 39 punti in 19 partite. Dietro i rossoneri l’Atalanta, piacevole conferma dopo l’exploit della prossima stagione. Per Gasperini è ancora Europa League, ma i nerazzurri dovranno questa volta passare dai preliminari.
Un discorso a parte, distaccato da ragioni di classifica, merita la Fiorentina, che chiude ad un passo dalla zona Europa League nonostante una grandissima seconda parte di stagione, con i viola compattati e responsabilizzati dalla tragica scomparsa del loro capitano Astori. Grandi uomini e grandi giocatori. Hanno deluso un po’ Torino e Sampdoria, che hanno reso al di sotto delle proprie possibilità, soprattutto i granata, a cui è mancato il salto di qualità necessario per ambire alle zone europee.
Nelle zone basse controversa la situazione del Benevento. I sanniti hanno conquistato il primo punto solo il 3 Dicembre nell’epica partita casalinga contro il Milan, e si sono sensibilmente rinforzati nel mercato di Gennaio. Ciò però non è bastato. Il Benevento è retrocesso con merito, insieme al Verona, protagonista di una stagione del tutto negativa. Non è riuscito questa volta a salvarsi il Crotone, nonostante la rosa certamente all’altezza del compito. Gli squali hanno pagato il duro calendario che li attendeva nella parte finale del campionato. Salva con merito la SPAL, così come il Chievo e l’Udinese, protagoniste di uno scatto finale nelle ultime giornate.