Maiorino_Milan

 

Maiorino? Grazie, ma...

 

L'ex DS rossonero stuzzica la nuova società. Tanto di cappello per i Romagnoli, i Suso, i Donnarumma, ma il patrimonio poteva essere gestito meglio...

 

 

A distanza di più di un anno dal passaggio di proprietà che ha coinvolto il Milan, l’ultimo DS rossonero dell’era Berlusconi, Rocco Maiorino, torna a far sentire la sua voce, gonfiando il petto e rimarcando operazioni particolarmente fruttuose per il Milan, una su tutte l’acquisto di Suso dal Liverpool.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport il dirigente, attualmente fermo in attesa di un nuovo impiego, ha sottolineato come, dal suo punto di vista, la potenziale plusvalenza legata a Suso non sia l’unica eredità lasciata dalla vecchia dirigenza alla nuova guida cinese, facendo i nomi di Donnarumma, Romagnoli, Calabria, Cutrone, Bonaventura e Locatelli come esempi di giocatori di valore già presenti in rosa al momento dell’avvento di Mirabelli e Co.

Circa le parole di Maiorino, alcune precisazioni sono però doverose. Con riferimento a Donnarumma e Suso, va ricordata la scomoda situazione contrattuale lasciata in dote da Galliani e Maiorino al nuovo DS rossonero Massimiliano Mirabelli. Il portiere classe ’99, infatti, al momento dell’approdo di Mirabelli, aveva un contratto in scadenza nel 2018, un accordo che lo lasciava libero, insieme al suo procuratore Mino Raiola, di accordarsi con una nuova squadra di lì a pochi mesi. Una situazione simile riguardava anche Suso. L’ex dirigenza rossonera, nei mesi precedenti al passaggio societario, non aveva fatto nulla per estendere il contratto dello spagnolo, prima in scadenza nel 2019 e poi rinnovato fino al 2022 con una clausola rescissoria piuttosto bassa (a detta di Maiorino stesso, ndr) e le controversie che ne derivano. Le mancate contrattazioni per i rinnovi di due dei giocatori più importanti della rosa rossonera, “intrappolano” dunque Maiorino. Se per i due è stato fatto un grande lavoro di scouting, così come per i giocatori citati e provenienti dalla Primavera, lo stesso non si può dire dal punto di vista finanziario. Suso e Donnarumma rappresentavano quindi un patrimonio che il Milan rischiava di perdere, e questo proprio a causa della negligenza di Maiorino e Galliani.

Una precisazione di diverso tipo è poi necessaria per Romagnoli. L’attuale pilastro della difesa rossonera è approdato a Milanello nell’estate del 2015 dalla Roma in cambio di 25 Milioni. Ora, senza nulla togliere alle capacità di Maiorino e Galliani, senza dubbio bravi a portare a termine l’affare, va ricordato che il maggior artefice dell’arrivo di Romagnoli in rossonero è Sinisa Mihajlovic, allenatore tanto bistrattato ma autentico mentore del difensore di Anzio.

In conclusione, giusto dare i sacrosanti meriti a Galliani e Maiorino, bravi nel comporre con un budget risicato parte dello scacchiere che attualmente tiene su il Milan, ma di dichiarazioni di questo tipo, in un momento in cui i rossoneri patiscono attacchi mediatici da ogni parte, ne avremmo fatto volentieri a meno...

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