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I pilastri imprescindibili del nuovo Milan

 

Prossima stagione, chi sono gli irrinunciabili sui quali costruire il futuro prossimo?

 

Più volte questa stagione abbiamo sottolineato come la rosa costruita quest’estate da Max Mirabelli fosse prevalentemente composta da giocatori giovani, futuribili e, soprattutto, di proprietà del club. A questi sono stati aggiunti alcuni elementi di provata esperienza che avrebbero dovuto fare da tutori alla crescita dei più giovani (Bonucci, Biglia e Kalinic).
È chiaro che era inevitabile che su 12 nuovi arrivi (in pratica metà della rosa a disposizione) qualche acquisto venisse sbagliato, e che qualcuno avrebbe finito per rendere meno di quanto previsto, rischio accentuato proprio dalla giovane età di molti di questi giocatori.
 
L’inesperienza in momenti topici della stagione è stato un limite, e questo ha portato mister Gattuso ed il DS a fare delle valutazioni ben precise per il prossimo futuro di questa squadra: l’obiettivo dichiarato è inserire su questo telaio 3/4 nuovi acquisti di qualità ma soprattutto di esperienza.
Ma in attesa di vedere quello che succederà nel prossimo mercato, quali sono i giocatori dell’attuale rosa da considerare dei pilastri imprescindibili di cui non possiamo fare a meno e da cui ripartire?
 
A mio parere per nessun motivo al mondo possiamo prescindere dalla coppia di difensori centrali composta dal capitano Leonardo Bonucci e da Alessio Romagnoli. Le fortune di una squadra, in Italia, si costruiscono sulla solidità difensiva, ed il Milan deve fondare il suo reparto arretrato su quelle che saranno anche due pedine importantissime della prossima Nazionale italiana.
Il momento migliore del Milan di Gattuso lo abbiamo vissuto nelle prime 8/9 giornate del girone di ritorno, quando la coppia Bonucci-Romagnoli ha fatto rimanere pulita la casella delle reti subite con una frequenza impressionante.
 
Altro elemento fondamentale è Lucas Biglia, giocatore che proprio sotto la guida di Rino Gattuso è tornato il giocatore con le caratteristiche per cui era stato acquistato: giocatore perfetto a cui affidare le chiavi del centrocampo rossonero.
 
Nessun dubbio, inoltre, che del prossimo Milan debbano far parte Frank Kessie ed Hakan Calhanoglu, giocatori che per età, capacità atletiche (Kessie) e tecniche (Calha) sono e devono continuare ad essere un valore importantissimo di questo Milan.
Magari per il numero 10 è possibile pensare anche a posizioni alternative sul campo rispetto a quella attuale (alle spalle della/e punta/e?), ma comunque nell’undici del prossimo Milan ci deve essere!
 
In una situazione di dubbio ci metto Suso: determinante per le sorti del nostro Milan in moltissime occasioni, deve però acquistare una maggiore continuità di rendimento e, soprattutto, deve imparare ad essere utile in più zone del campo. Giocatore sicuramente importante, ma sulla imprescindibilità qualche dubbio resta.
 
Per tutto quanto il resto la discussione è aperta: chi degli attuali giocatori deve restare e chi invece va sacrificato sull’altare delle scelte tecniche, delle necessità di bilancio (sarà il Settlement Agreement dell’Uefa a tracciare le linee guida) e delle opportunità di carattere ambientale (Donnarumma).
 
Ma qualsiasi cosa accada, quelli citati sono i pilastri su cui costruire la nuova casa. Considerando che quattro su cinque (sicuri) sono arrivati l’estate scorsa, è il caso anche di riconsiderare ed analizzare meno superficialmente quello che è stato l’operato di Massimiliano Mirabelli.
 

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