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Web e nuove generazioni

 

Le nuove generazioni si stanno radicalizzando su internet

In Bangladesh è facilissimo trovare siti internet che insegnano come diventare un “perfetto terrorista”. Basta una veloce ricerca in rete e il gioco è fatto. Numerose pagine web, forum e blog in lingua bengalese – con foto, audio, video e veri e propri manuali da scaricare – incentivano alla guerra santa. E così un numero sempre maggiore di giovani si radicalizza on-line.

È anche il caso di Foyzur Rahman Faizul, il militante che il 3 marzo scorso ha accoltellato a Sylhet – nel nord-est del Bangladesh – il prof. Muhammad Zafor Iqbal, noto scrittore e critico del fondamentalismo islamico. L’attacco ha riproposto il problema dell’estremismo, in un Paese a maggioranza musulmana moderata. Il timore è proprio quello che una nuova ondata di violenze, come successo negli anni scorsi, possa colpire ancora intellettuali, liberi pensatori e minoranze religiose, considerati dai terroristi nemici dell’islam.

Le autorità del Bangladesh hanno scoperto che Foyzur si è indottrinato su Dawahilallah, un forum gestito da membri dei noti gruppi radicali Ansarullah Bangla Team e Ansar Al-Islam. La polizia ha fatto sapere che proprio grazie all’ascolto dei sermoni di Jashimuddin Rahmani e leggendo i contenuti del sito, il giovane si sia convinto ad attaccare Iqbal.

Dawahilallah è uno dei tanti. Un altro blog, Allahorpatheahoban – che significa “Chiamata alla via per Allah” – mostra apprezzamento per Bin Laden e per gli attentatori che il primo luglio 2016 hanno colpito a Dacca l’Holey Artisan Bakery Cafè, dove sono rimasti uccisi anche nove nostri connazionali.

Il governo, che ha messo al bando numerosi gruppi fondamentalisti, conosce bene il problema. Ma i contenuti on-line sono sempre più accessibili, anche nelle zone più remote del Paese. E per ogni sito che la polizia tenta di bloccare, in breve tempo ne vengono aperti altri.

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