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Juve-Milan: Donnarumma flop. Si salva Calhanoglu

 

Serata da incubo per i rossoneri. Il numero 99 decisivo in negativo. Il turco predica nel deserto

 

 

Un Milan irriconoscibile e condannato dagli errori del suo portiere Donnarumma esce travolto dalla finale di Coppa Italia. Allo Stadio Olimpico di Roma finisce, infatti, 4-0 per la Juventus, con i rossoneri che ora dovranno guardarsi nelle ultime due giornate dagli attacchi di Atalanta e Fiorentina in ottica Europa League. Difficile trovare, nella notte romana, rossoneri che non abbiano tradito le aspettative. Se, infatti, nel primo tempo gli uomini di Gattuso hanno tenuto abbastanza bene il campo, creando anche alcune occasioni da gol, nella ripresa non c’è stata partita e la Juventus, nel giro di 8’, ha messo a segno ben 3 gol che hanno indirizzato la Coppa verso Torino.

 

I TOP – Difficile trovare spunti di riflessione positivi quando si perde 4-0 ma, a mente fredda, anche ieri sera Hakan Calhanoglu ha confermato la sua importanza per questo Milan. Il turco, schierato da Gattuso nel consueto ruolo di ala sinistra, ha catalizzato la maggior parte delle azioni rossonere ed ha dato vita ad un bel duello con il dirimpettaio bianconero Cuadrado. Sua l’ispirazione per l’occasione più nitida capitata ai rossoneri, e sprecata da Cutrone in avvio di partita. Più in generale, le poche soddisfazioni avute nella notte di Coppa, sono arrivate per Gattuso dalla fascia sinistra. Anche Ricardo Rodriguez e Jack Bonaventura, infatti, si sono resi protagonisti di una prova sufficiente.

 

I FLOP – Dopo un paio di belle parate su Dybala, Gigio Donnarumma ha inaugurato al 59’ i suoi 8’ da incubo. Il portiere rossonero ha prima commesso un errore su un tiro non irresistibile di Douglas Costa, autore del 2-0 per i bianconeri, e si è poi lasciato sfuggire un colpo di testa innocuo consegnando la palla sui piedi di Benatia per il tris della squadra di Allegri. Anche sulla quarta rete dei bianconeri, l’autogol di Kalinic, Donnarumma non è totalmente esente da colpe. Il portiere di Castellammare di Stabia, infatti, non ha “chiamato” la palla al compagno, inducendo all’errore l’attaccante croato che ha così spizzato in rete una palla che sarebbe finita docile tra le mani del portiere rossonero. Il numero 99 rossonero conferma l’annata da dimenticare. Le sue qualità, nonostante la finale da incubo, restano indubbie, ma il clamore mediatico scatenato dal giocatore in coppia col suo procuratore Mino Raiola a partire dalla scorsa estate, sta ora dando i suoi effetti più distruttivi. Tra i flop della serata rossonera, da segnalare anche la fascia destra nelle persone di Calabria e Suso. Anche nella prima frazione di gioco, con un Milan pimpante e che rispondeva colpo su colpo, i due non sono infatti riusciti a duettare e creare pericoli per gli avversari come fanno di solito, con Suso che è anche stato sostituito nella ripresa. Serata da dimenticare anche per loro due.

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