Donnarumma

 

Senza difesa

 

Donnarumma non ha attenuanti per la partita di ieri. Non per gli errori ma per la testa con cui ha giocato

 

 

Sono molto arrabbiato. E confesso che ieri sera mi sono sentito tradito. Non mi interessa nulla dei difensori d'ufficio in servizio permanente del numero 99 del Milan che, da qualche anno, occupa la porta della nostra squadra. Continuate pure a difenderlo come avete fatto da maggio scorso quando il signorino ha ben pensato di sputare sopra un'offerta di rinnovo contrattuale del Milan (il club che gli aveva permesso di esordire in Serie A a 16 anni). Io da quel giorno ho perso ogni considerazioni di questo signore che non merita difesa. E sapete perchè? Perchè la maglia del Milan è una cosa seria e chi la indossa può anche avere i piedi a banana, io lo sostengo a prescindere. Però non si deve permettere di sputare sopra la mia maglia. Stiamo parlando del Milan, un club che ha fatto 8 finali di Champions League nell'era moderna del calcio. Parliamo di leggenda mista a sacralità.

Sia chiara una cosa: io non sono arrabbiato con Donnarumma per la finale persa o per una papera. Ci sta perdere, soprattutto contro un avversario più forte. Quello che non ci sta è vedere un tuo giocatore entrare in campo senza testa. E questo lo si è notato da subito, già nel primo tempo, quando ha messo in difficoltà un compagno con un pallone giocato male, quando è partito tardi su un tiro di Dybala, quando ha respinto centralmente e non lateralmente un cross proveniente da destra. Piccoli dettagli sintomatici di uno stato mentale non concentrato sull'evento. Due belle parate nel secondo tempo poi non possono levare la macchia di due parate catalogabili nell'ordinario in cui Donnarumma interviene con una postura del corpo sbagliata, non reattiva, tecnicamente rivedibile. Quando scendi in campo portandoti appresso tutto il contorno che ti circonda ed il lerciume di un mondo che finisce per condizionarti, i risultati non possono che essere questi. Fa male doverlo dire, fa ancora più male dover prendere atto del fatto che oggi Gigio Donnaruma è un portiere peggiore di quello che era un anno fa. Sul piano tecnico e sul piano mentale. Quello che però non è assolutamente accettabile sono i comportamenti borderline, ai limiti della professionalità. In una finale in cui rappresenti il Milan, se sei senza testa devi avere l'intelligenza di chiamarti fuori. Lui non lo ha fatto e questa è una colpa molto grave.

 

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