Milan coppa italia 2004

 

La distanza fra realtà e sogno

 

Il Milan è pronto a giocarsela, conscio delle difficoltà della finale

 

 

Siamo lì. Ad un passo dalla coppa. Non è la Champions League, quella dalle grandi orecchie che per sette volte nella storia è stata alzata al cielo dal Milan. Però è un trofeo importante in una stagione in cui il Milan, per usare una metafora manzoniana, è passato più volte dalla polvere all'altare. Il Milan ha cambiato proprietà soltanto da un anno e per tanti non è stato facile abituarsi ad un passaggio societario storico, che ha inciso profondamente sul club e su tutti noi. Il Milan però è come la vita. Va sempre avanti, nonostante tutto. E così dopo mesi di attacchi mai fondati, col club accusato di non esser solvente, di non avere le fidejussioni, di non poter onorare gli aumenti di capitale (tutte accuse rispedite al mittente), ecco che il Milan si ritrova davanti alla possibilità di portare a casa un trofeo. Non il più ambito, ma un possibile viatico verso l'inizio di un ciclo.

Come andrà la finale è impossibile dirlo. Il Milan però ha fierezza di sé stesso e della propria dimensione. Vuole dare tutto sul campo per non lasciare niente di intentato. Ha l'orgoglio di chi sa di rappresentare un grande popolo e la voglia di vedere il suo capitano che alza al cielo questa coppa. Fare pronostici è impossibile, ma il Milan vuole giocarcarsela fino in fondo. Per non avere rimpianti e per provare a disegnare un sogno.

 

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