Rimanere per il riscatto
Le parole di Suso sul portoghese non fanno altro che confermare quanto Andrè Silva possa diventare importante.
Il Milan e Andrè Silva: un rapporto conflittuale che è iniziato sin dal suo arrivo in quel di Milanello la scorsa estate, e che è continuato per tutto il proseguio della stagione. La stagione del portoghese in rossonero, per così dire, non può di certo definirsi positiva: arrivato a Milano per una cifra intorno ai 40 milioni di euro, il nazionale portoghese ha pagato a caro prezzo essenzialmente la difficoltà di ambientamento ad un calcio, come quello italiano, completamente diverso rispetto a quello portoghese. Il peso specifico in termini di forza fisica, presenza e coinvolgimento all'interno del gioco del portoghese sono stati pressochè nulli. Tanti, troppi gli errori del portoghese sotto porta in partite importantissime (vedi contro Juve e Arsenal), che avrebbero potuto davvero cambiare l'esito di quelle gare e perchè no, anche l'esito di una stagione che per i colori rossoneri, di certo non può definirsi positiva; almeno fino al pomeriggio di oggi.
Ma come sempre, senza volter per forza trovare delle giustificazioni, ci sono delle attenuanti da considerare nella valutazione complessiva dell'ex Porto. Premesso che non si possoni assolutamente discutere le qualità tecniche e l'eleganza del giocatore, Andrè Silva è arrivato in un contesto completamente stravolto e nuovo, dove lui così giovane ha pagato a caro prezzo sia l'ambientamento in un nuovo Paese e come detto, in un nuova tipologia di calcio, che appunto non gli ha permesso di accellerare quel naturale processo di crescita e maturazione che tutti si aspettavano e aspettano. Comunque, non si può certo cancellare quello che il giovane portoghese ha fatto nei preliminari e nella Fase a Gironi dell'Europa League, dove ha segnato molte reti seppur contro avversari non certo irresistibili (questo bisogna dirlo), e gli sprazzi contro Genoa e Chievo in campionato. Questi sprazzi confermano ulteriormente il fatto che le qualità ci sono, ma devono essere potenziate e messe in condizione di poterne usufruirne in maniera continuativa in tutto l'arco della stagione. E davvero non saprei se per il portoghese, un prestito al Monaco o in Inghilterra possa essergli davvero salutare per migliorare le proprie prestazioni, e aumentare il proprio peso specifico e di importanza all'interno del Milan. In fondo andrebbe comunque a giocare in un nuovo contesto di squadra, proprio ora che come ha detto Gattuso tante volte, sta trovando quella tranquillità e quello spirito di impegno all'interno di Milanello che potrebbero davvero farlo sbocciare nel Milan nella prossima stagione.
Piuttosto se fossi in Mirabelli e Fassone, non cercherei di mandare il giovane Andrè in prestito, ma puntare ad un giocatore importante e di fama internazionale da affiancare a lui e a Cutrone. Perchè solo dal mix tra giovani e campioni, una squadra può trarre giovamento e linfa vitale per poter ritornare stabilmente nell'elitè del calcio.