Juve-Milan: una stagione e un pezzo di futuro
Gattuso vuole il primo trofeo da tecnico. In gioco l'Europa e un pezzo di futuro: può essere la scintilla che il Milan aspetta... Allegri e la Juve cannibali: vogliono la 4a di fila
E’ la partita della stagione per il Milan di Gattuso. Una Coppa che fino a qualche anno fa era quasi una scocciatura, può ora essere fondamentale per i rossoneri per diverse ragioni.
Innanzitutto il prestigio di un trofeo, che manca nella bacheca rossonera da 15 anni. Sarebbe il primo della nuova proprietà, dettaglio da non sottovalutare, cosi’ come avrebbe un peso diverso presentarsi alla Supercoppa in estate da campioni anziché da meri partecipanti.
Anche per Gattuso e per molti altri giocatori sarebbe la prima vittoria e questo aiuterebbe nel processo di crescita di tutto il gruppo. La famosa asticella da alzare di cui parla sempre l’allenatore milanista.
Ma il risvolto più importante di una vittoria questa sera è certamente la qualificazione diretta alla prossima Europa League, che quest’anno ha portato nelle casse rossonere quasi 20 milioni. Questo permetterebbe di non passare dalle forche caudine degli scontri diretti con Atalanta e Fiorentina, col rischio di ritrovarsi a dover fare nuovamente i preliminari in estate o, peggio, di rimanere fuori. Non a caso Gattuso l'ha paragonata alla finale di Coppa del Mondo. L'allenatore rossonero intravede qualcosa in questa squadra. Crede che basti una scintilla per infiammare la passione dei tifosi e la squadra stessa. E questa scintilla può essere una vittoria questa sera.
La Juventus dal canto suo arriva da tre vittorie consecutive nella coppa nazionale e brama l’idea di centrare il poker, da associare al settimo scudetto di fatto vinto nell’ultimo weekend di campionato.
Una Juventus che in questi anni ha sbranato le due principali competizioni italiane non lasciando nemmeno le briciole alle rivali.
Ma nelle ultime settimane la squadra di Allegri, che assieme a Bonucci è il grande ex della sfida, ha perso qualche colpo che ha rischiato di far perdere lo scudetto con il Napoli. La sconfitta 3-0 in casa con il Real, poi l’eliminazione all’ultimo secondo nel ritorno, seguito dal pari di Crotone, la sconfitta con il Napoli e la gara incredibile contro l’Inter di due settimane fa. Il tutto sembra aver provato fisicamente i bianconeri e averli un po’ logorati mentalmente, come se avessero perso la loro proverbiale ferocia e cattiveria. Non a caso subiscono gol da 4 gare consecutive, cosa quasi più unica che rara per la Juventus di questi anni.
Proprio sull’aspetto di voglia, cattiveria e ferocia può inserirsi Gattuso. Perché dal lato tecnico-tattico la differenza sembra incolmabile, come visto in quasi tutti gli ultimi scontri diretti.
Vediamo qualche precedente, numero e curiosità sulla sfida di stasera.
Juve e Milan si affronteranno per la quinta volta in finale di Coppa Italia: i bianconeri si sono imposti nei doppi confronti del 1941/42 e 1989/90 e nella finale secca del 2015/16; i rossoneri hanno alzato il trofeo nel 1972/73. Considerando anche Supercoppa italiana e Champions League, tutte le cinque finali a gara unica tra Juve e Milan sono andate ai supplementari; quattro su cinque si sono decise dopo i calci di rigore.
La Juve ha vinto per 12 volte la Coppa Italia, tre più di ogni altro club. È inoltre l’unica squadra, come detto, ad aver alzato il trofeo per tre stagioni di fila (dal 2014/15 al 2016/17). 18 dei 19 gol del Milan in finale di Coppa Italia – inclusi tutti gli ultimi 12 – sono arrivati nei secondi tempi.
Sono 24 i precedenti complessivi tra i due club in Coppa Italia: 10 successi bianconeri, sette per i rossoneri, sette anche i pareggi. La Juve è imbattuta da 11 match di Coppa Italia contro il Milan: sette successi (inclusi gli ultimi tre confronti) e quattro pareggi. I bianconeri hanno trovato la rete in 14 degli ultimi 15 match giocati contro il Milan in tutte le competizioni. Juve e Milan hanno entrambe mantenuto la porta inviolata in tutte le quattro partite giocate in questa edizione della Coppa Italia.
Capitolo formazioni.
Allegri recupera Mandzukic ma non ha Chiellini, squalificato. In difesa ci sono i principali dubbi di formazione. In mezzo Barzagli, Rugani e Benatia si giocano due maglie, con i primi due favoriti. Sulle corsie, Cuadrado e Alex Sandro sembrano in vantaggio sui concorrenti.
In mezzo al campo spazio a Pjanic, Khedira e Matuidi, senza troppi dubbi. In avanti dovrebbero partire Douglas Costa, Higuain e Dybala.
In casa Milan, Gattuso recupera per la panchina Lucas Biglia, ma difficilmente lo rischierà. Per il resto dovrebbe confermare la sua squadra tipo. Difesa quindi formata, davanti a Donnarumma, da Calabria, Romagnoli, Bonucci e Rodriguez. A centrocampo spazio a Locatelli in cabina di regia, con Kessiè e Bonaventura ai suoi lati.
In avanti agiranno invece Calhanoglu e Suso assieme a Cutrone, in leggero vantaggio su Kalinic.