Calhanoglu

 

Una vittoria meritata ed un tema di campo

 

Il Dall'Ara indica la tendenza: male il Milan contro difese chiuse, bene quando gli spazi si aprono

 

 

La partita di Bologna certifica una evidenza che, sin dalle prime giornate di questo campionato, è stata abbastanza palese.La partita di Bologna certifica una evidenza che, sin dalle prime giornate di questo campionato, è stata abbastanza palese. Esistono infatti due Milan diversi sul piano del gioco e la loro esistenza deriva dalla disposizione in campo degli avversari e dall'interpretazione della partita. Quando il Milan di Gattuso gioca contro squadre che vogliono provare a fare la partita, quasi sempre la prestazione è positiva perchè è una condizione di calcio in cui i trequartisti in organico rendono meglio. Quando invece il Milan si trova ad affrontare difese chiuse e squadre che pensano prima a non prenderle, diventa complicato per la squadra rossonera sviluppare la propria manovra ed è necessario un episodio per sbloccare la gara.

Nella gara di ieri è andata esattamente così: fino al gol del vantaggio del Milan, ottenuto grazie ad un bel tiro da fuori area di Calhanoglu, i rossoneri hanno fatto una gran fatica ad impensierire i felsinei. Donadoni ha giocato a specchio su Gattuso, un 451 in fase di non possesso in cui la prima punta, Palacio, era chiamata a schermare Locatelli, con Poli, Mbaye e Masina deputati a giocare quasi a uomo su Bonaventura, Calhanoglu e Suso. Inaridite le fonti di gioco, il Bologna controllava la gara dato che il Milan non ha giocatori bravi a saltare l'uomo. Ne è nata una prima mezz'ora di gioco in cui il Milan non ha mai tirato in porta, con il Bologna che è addirittura riuscito a rendersi pericoloso dalle parti di Donnarumma con qualche azione mordi e fuggi nata da rapidi recuperi palla.

Grazie al gol di Calhanoglu, il Milan ha però trovato certezze, il Bologna è stato costretto ad alzare il baricentro e, da quel momento, le occasioni da rete per i rossoneri sono state innumerevoli. L'imprecisione degli attaccanti milanisti sotto porta ha poi permesso al Bologna di riaprire il match e di far soffrire fino alla fine i tifosi rossoneri. Ai punti però, il 2-1 finale è bugiardo ed il Milan avrebbe meritato un punteggio più netto a proprio favore viste le tante occasioni avute una volta apertisi gli spazi.

Rimane però il grande tema che ha introdotto il presente articolo: in un campionato di 38 partite, ce ne sono almeno 24-26 in cui si gioca contro avversari che si chiudono. Inserire giocatori capaci di esser decisivi anche contro difese serrate è l'unico modo che il Milan ha per essere competitivo per un posto in CL nella prossima stagione.

 

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