Salvare il salvabile
Punto più basso di una stagione fallimentare. Il Milan non vince e non segna più, serve una riscossa. E l'ottavo posto è solo a +3...
Settimana scorsa contro il Benevento il Milan di questa nuova gestione ha toccato davvero il fondo. La sconfitta con la cenerentola della A tra le mura amiche non è andata giù a nessuno, da Gattuso, ai tifosi e alla società.
Il Milan ha cosi' messo in discussione anche quello che sembrava acquisito: la qualificazione all'Europa League, ora tutta da conquistare.
L'Atalanta ha scavalcato i rossoneri e avrà un turno agevole in questo weekend. Non solo: avrà due risultati su tre, probabilmente, nello scontro diretto tra due settimane. In quella sfida a Bergamo, però, il Milan saprà già come sarà andata la finale di Coppa Italia con la Juventus, che indirizzerà anche la qualificazione europea.
In ogni caso i rossoneri devono stare attenti: il peggiore dei mali non è il settimo posto con conseguenti preliminari. L'ottavo è li, solo a 3 punti. Fiorentina e Sampdoria hanno calendari complicati, ma possono comunque recuperare i punti di distacco dal Milan, anche perchè all'ultima i Viola arriveranno a San Siro.
Il Milan ha quindi l'obbligo di vincere a Bologna, contro una squadra, quella di Donadoni, già salva e senza ambizioni. Ma ormai segnare e vincere, per i rossoneri, è diventata una chimera. L'ultima vittoria è arrivata in extremis con il Chievo ormai a metà marzo. Poi sono arrivati 4 pareggi e 2 sconfitte. Il dato allarmante è quello dei gol all'attivo: solo 3 nelle ultime 6 gare. Un Milan asfittico davanti, incapace di creare occasioni importanti contro squadre modeste come Sassuolo e Benevento.
I rossoneri dovranno mettere mano a questo aspetto nel prossimo mercato, certamente, ma un rimedio va trovato sin d'ora. Troppo importanti queste ultime 5 gare da disputare per lasciarsele alle spalle. Ne va della stagione.
Vediamo ora qualche precedente tra le due squadre a Bologna.
L'anno scorso il Milan compì un’autentica impresa andando a vincere 0-1 in 9 uomini (espulsi Paletta e Kucka) grazie a una rete di Pašalić all’89’ su assist strepitoso di Deulofeu. Nel 2013 ci fu l’ultimo pareggio, un 3-3 a dir poco rocambolesco: dopo essere passato in svantaggio per il gol di Poli, il Bologna si portò sul 3-1 grazie alla doppietta di Laxalt e alla rete di Cristaldo, per poi farsi rimontare tra l’89’ e il 90′ dai gol di Robinho e Abate.
I felsinei non vincono in casa addirittura dal 2002, quando trionfarono 2-0 con le marcature di Fresi e Cruz.
Grande equilibrio, comunque, nelle sfide del Dall’Ara tra Bologna e Milan, con i padroni di casa leggermente in vantaggio con 25 vittorie a 24, a fronte di 20 pareggi (96–91 il computo delle reti segnate in favore dei rossoblù).
Spazio ora alle scelte dei due allenatori.
In casa Bologna, Donadoni deve fare a meno di Destro, Helander e Donsah. L'ex gloria rossonera accantona la difesa a 3 per tornare al 4-3-3.
In difesa, spazio a Mbayè e Masina sulle corsie, mentre al centro agiranno Gonzalez e De Maio.
In mezzo al campo ci sarà l'ex Poli, assieme a Pulgar e Dzemaili.
In avanti, tridente formato da Palacio, Verdi e Di Francesco.
Gattuso deve fare invece a meno di Conti, Biglia e Romagnoli. Il tecnico calabrese torna al 4-3-3, dopo la parentesi fallimentare del 4-4-2 vista col Benevento.
In difesa conferma per Calabria e Rodriguez sulle corsie, mentre al centro ci saranno Bonucci e Zapata.
Kessiè e Bonaventura agiranno da mezze ali, mentre per sostituire Biglia sembra essere Locatelli il favorito, su Montolivo.
In avanti, tornano Suso e Calhanoglu dal 1'. La punta dovrebbe essere Cutrone, in vantaggio su Kalinic.