Milan

 

Il 7° posto grave danno

 

Sicure 4 uscite. Il 7° posto sarebbe una sciagura

 

Un mese senza vittorie ha riportato il Milan nello sconforto. Dal sogno quarto posto, ad un certo punto accarezzato tra le sfide a Juve e Inter, all’incubo di non entrare in Europa League dopo la figuraccia con il Benevento. C’è una netta differenza infatti nel partecipare alla prossima Europa League in maniera diretta o attraverso i turni preliminari in estate. I rossoneri hanno due modi per accedervi direttamente: riconquistare il sesto posto attualmente occupato dall’Atalanta, oppure vincere la finale di Coppa Italia con la Juve. Se il Milan dovesse chiudere invece al settimo posto, sarebbe costretti a disputare tre turni preliminari con partite ogni giovedì da fine luglio a fine agosto, e saltando così anche la tournée negli Usa. Un calendario fittissimo d’impegni che costringerà la squadra a preparare atleticamente la prossima un mese prima delle altre squadre. Per non contare che molti giocatori arriveranno più tardi a Milanello per gli impegni al Mondiale in Russia. Gli effetti di aver anticipato la preparazione estiva si sono notati durante la stagione, con tanti giocatori arrivati ad aprile scarichi e senza forze nervose. Per disputare 60 partite stagionali servirebbe una rosa affidabile e molto lunga, e quella attuale non lo è. Per farlo servirebbe rinforzarla parecchio ma stando alle ultime dichiarazioni di Mirabelli e Gattuso non ci saranno più di 3-4 aggiustamenti significativi. Ecco perché il settimo posto sarebbe deleterio in vista della prossima annata, potrebbe condizionare il cammino in campionato e la possibilità di dover acciuffare il quarto posto a tutti i costi. Saranno quattro gare decisive con Bologna, Hellas, Atalanta e Fiorentina (soprattutto lo scontro diretto con i bergamaschi) e sperare di ottenere nuovamente il sesto posto, obiettivo minimo stagionale per salvare un’annata fin qui complicatissima e lontano dalle aspettative della vigilia.

In attesa dei rinforzi estivi e di campire chi potrebbe essere sacrificato sul mercato, come spiegato da Marco Fassone. “Faremo 2-3 innesti a seguito di 2-3 cessioni", ci sono alcuni giocatori che a Milanello hanno già la valigia pronta. E non ci riferiamo ai titolari, ma a quei ragazzi che hanno trovato pochissimo spazio e che a fine stagione probabilmente saluteranno. Ci risulta infatti che Gustavo Gomez, Josè Mauri, Luca Antonelli e Marco Storari lasceranno al termine del campionato. Il portiere è in scadenza contrattuale, mentre Mauri e Gomez ormai non fanno più parte del progetto e infatti non vengono quasi mai chiamati in causa. Antonelli vorrebbe rimanere almeno fino al termine del contratto, giugno 2019, ma è molto probabile che l’arrivo di Strinic e altre scelte societarie porteranno l’esterno classe 87 a cercare un’altra sistemazione.

Poi c’è incertezza su chi ha deluso e potrebbe partire per fare cassa. Nikola Kalinic non è soddisfatto di questo primo anno in rossonero e anche il club si aspettava molto di più, ecco perché le strade potrebbero dividersi tra qualche settimana. Il suo agente in questi giorni è attivo per cercare una sistemazione adeguata al croato e in Cina ha diversi estimatori, il Milan però non vorrebbe mettere a bilancio una minusvalenza (pagato 25 milioni) e per questo accetterebbe solo cifre importanti per l’ex Fiorentina ma così il numero di squadre appetibili si ridurrebbero a pochi club.

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