Rino, prima vittima del tradimento!
Sconfitta vergognosa. Ora i giocatori chiedano scusa al loro allenatore con i fatti
Dato che le partite come quella di ieri non ti fanno dormire, ho avuto tutta la notte per riflettere e pensare se saltava alla mente una figuraccia come quella rimediata contro il Benevento a San Siro. Ebbene no, senza ombra di dubbio quella di ieri è la peggiore sconfitta della nostra storia recente; e visto che ho vissuto quegli anni, mi spingo a dire che anche l’anno della retrocessione in B (quella maturata sul campo) avevamo conservato almeno un briciolo di dignità. Non dirò neanche una parola sul piano tattico, tecnico, sul modulo, sulla scelta dei giocatori mandati in campo, sulle sostituzioni e quant’altro. Tutte cose che non c’entrano nulla con questa sconfitta. Questa debacle è unicamente figlia della testa dei giocatori, del loro atteggiamento, del loro modo di interpretare la partita. Siamo stati capaci di perdere contro una squadra retrocessa sin dalla prima giornata, siamo stati capaci di essere l’unica (UNICA) squadra di tutta la serie A a far fare 3 punti in trasferta al Benevento, siamo stati l’unica squadra a non segnargli un gol contro in trasferta, siamo stati l’unica squadra a non averli battuti mai tra andata e ritorno, siamo coloro che gli hanno fatto fare 4 punti sui 17 raccolti.
Ieri sera sono crollate molte delle cose che abbiamo detto negli ultimi mesi su questa squadra e su questi giocatori, perché come detto dal DS Mirabelli a fine gara, non c’è alibi che tenga, nessuna stanchezza fisica e mentale per la rincorsa fatta può giustificare una sconfitta contro il Benevento. Con tutto il rispetto per la dignità e l’impegno dei campani, questa partita era da vincere senza se e senza ma, chiunque fosse sceso in campo e con qualsiasi sistema di gioco, anzi anche se ognuno avesse giocato per fatti suoi senza nessun ordine tattico. Sarebbe bastato metterci la testa e la concentrazione, quel senso del dovere e quello spirito di appartenenza che chiunque indossi la gloriosa maglia del Milan è obbligato a metterci. Qualcuno forse non si rende conto di cosa significhi indossare la casacca rossonera, pensando che il solo fatto di indossarla significhi averla meritata. Questa maglia e questi colori vanno onorati tutti i giorni, comportandosi da professionisti seri e senza pensare che gli avversari si scasino perché ti chiami Milan.
La cosa fa ancora più male se si pensa che avevamo bisogno come il pane di questi tre punti per raggiungere l’obiettivo dell’Europa League che adesso è fortemente in discussione. Una vergogna. Bisogna chiamare le cose col loro nome, senza nascondersi nel dire che ieri sera abbiamo provato vergogna. Ci sono sconfitte che fanno male e che però fanno parte del gioco e della vita; ma quello che è successo ieri è inaccettabile. In tutto questo voglio fare una precisazione. Non metto minimamente sul banco degli imputati mister Gattuso! Se c’è una cosa che ha fatto vedere in questi mesi è stata la capacità di incidere sulla testa dei giocatori tirandone fuori il meglio a livello caratteriale prima ancora che tecnico. Poiché la figuraccia di ieri sera, lo ribadisco, è frutto unicamente della testa dei giocatori non può essere certo colpa del tecnico calabrese una interpretazione di questo tipo da parte della squadra. Gattuso, ed il suo modo di essere, ieri sera è stato tradito! Tradito proprio da quei ragazzi per cui si spende tutti i giorni ed in ogni occasione, ma che evidentemente non hanno la continuità mentale e di concentrazione che fa la differenza tra un giocatore normale ed un campione. Ora, cari ragazzi, se avete qualcosa da spendere e da far vedere, è il momento di reagire alla grande e mostrare testa ed attributi. Questa stagione ci offre ancora la grande opportunità di essere salvata e ricordata, fate in modo che invece non veniate ricordati come quel manipolo di giocatori che sono stati gli unici in tutto il campionato a non aver battuto il Benevento.