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L'avversario

 

Toro in forma o dipende dagli avversari? La posizione in classifica è "onesta"

 

 

Stasera Rino Gattuso completerà un intero girone alla guida del Milan, nel turno infrasettimanale valevole per la 33° giornata i rossoneri sono ospiti del Torno di Walter Mazzarri. La partita contro i granata all'andata a San Siro infatti fu l'ultima apparizione di Vincenzo Montella sulla panchina rossonera, esonerato dopo il pari senza reti e l'ennesima prova poco convincente. Torino che nel frattempo ha anch'esso cambiato allenatore, un po' a sorpresa all'epoca, con Sinisa Mikajlovic che pagò l'eliminazione dalla Coppa Italia nel derby contro la Juventus, perso per 2-0, ma dove il Toro non aveva per nulla sfigurato. Un po' come successe allo stesso tecnico serbo in occasione dell'esonero  al Milan proprio dopo una sconfitta immeritata contro i bianconeri. Destino...

Torino che sotto la guida dell'ex tecnico di Inter e Napoli però non è che stia facendo cose indimenticabili. In classifica la posizione è più o meno la stessa, attualmente decimo a 46 punti e con la zona Europa non vicinissima in quanto il settimo posto valevole eventualmente per i preliminari di Europa League occupato attualmente dalla Fiorentina è distante 5 punti. Tuttavia, guardando i numeri, il Torino sembra essere in un momento abbastanza positivo, viene da quattro risultati utili consecutivi fatto di tre vittorie, contro Cagliari, Crotone e Inter e un pareggio ottenuto domenica scorsa contro il Chievo. Talvolta però non è tutto oro quello che luccica. Prima di questa mini serie di partite favorevoli, i granata erano reduci da quattro sconfitte consecutive, contro Juventus, Verona, Roma e Fiorentina, che avevano cominciato a minare anche la stabilità del subentrato Mazzarri. Difficile quindi stabilire se il momento sia davvero di forma o se il tutto sia una casualità dovuta più che altro all'orine di successione degli avversari. Il dato imprescindibile infatti, forse l'unico fidato, che emerge dall'analisi delle ultime dieci partite, è che la posizione in classifica dei granata rispecchia abbastanza fedelmente l'andamento della squadra, che a parte eccezioni tipo la sconfitta contro l'Hellas e la vittoria contro l'Inter, è riuscita a non perdere mai contro squadre che seguivano in classifica e a non vincere mai contro quelle che precedevano. 

Anche la scelta del modulo da parte di Walter Mazzarri dipende da un unica variabile: Adem Ljajic. Se il serbo è a disposizione il modulo è senza dubbio il fedelissimo 3-5-2, che vista la propensione del tecnico di San Vincenzo al difensivismo è più un 5-3-2 e che diventa un 3-4-1-2 in fase di possesso con proprio Ljajic che si posiziona tra le linee alle spalle delle due punte Iago Falque e Belotti. Cosa che regolarmente dovrebbe accadere anche stasera in quanto col recupero di N'Koulou saranno a disposizione tutti i titolari. Unici a non essere stati convocati il brasiliano Lyanco ormai ai box da mesi e il secondo portiere Milinkovic-Savic alle prese con un guaio muscolare.

Abbiamo ricordato il precedente del girone d'andata, mentre per quanto riguarda le partite giocate a Torino, l’anno scorso la contesa terminò in parità, 2-2 nel segno della 4 B (Belotti, Benassi, Bertolacci e Bacca su rigore), con Romagnoli che fu espulso a un minuto dal termine. L’ultimo successo del diavolo in trasferta ci fu nel campionato 2012-2013: la partita terminò 2-4 con i gol di Santana, Robinho, Nocerino, Pazzini, El Shaarawy e Bianchi, nel giorno del grave infortunio al tendine d'achille che mise fuori causa per il resto della stagione Nigel De Jong. L’ultimo successo interno per i granata risale alla stagione 2001-2002, vittoria per 1-0 con gol di C. Lucarelli e rigore sbagliato da Pippo Inzaghi. Anche quella partita particolare: al termine il Milan esonerò Fatih Terim chiamando Carletto Ancelotti, che nei successivi sette anni avrebbe aperto l'ennesimo ciclo della presidenza Berlusconi.

 

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