zapata - donnarumma

 

Cosa ci lascia Milan-Napoli

 

La solidità a discapito della prolificità. Ora però più nessuno ci sottovaluta

 

Alzino la mano tutti quelli che avrebbero creduto ad un Milan con la porta inviolata contro il Napoli con assente la coppia centrale composta da Bonucci e Romagnoli. Certo, una grossa mano l’ha data al minuto 92 Gigio Donnarumma con la paratona su Milik, ma resta il fatto che ripensando a mente fredda la gara, i pericoli veri e propri sofferti dalla difesa rossonera sono stati veramente pochi. Ed a questo proposito suona completamente stonata la disamina post partita di Sarri che ha detto che se i suoi tre attaccanti fossero stati in forma questa gara sarebbe terminata con una vittoria larga dei suoi. Il problema di molti allenatori è che quando cominciano a diventare bravi e vengono continuamente incensati dai media finiscono per perdere l’obiettività nelle letture delle partite e finiscono per farsi condizionare da una presunzione che a volte fa veramente ridere. La verità è che il Napoli è stato imbrigliato da un Milan attento e concentrato, che ha sofferto poco e limitato un Napoli che probabilmente non è in un grande momento di forma (il pari stentato col Sassuolo e la vittoria in clamorosa rimonta contro il Chievo stanno lì a testimoniarlo). Neanche il Milan è brillantissimo, ma la squadra di mister Gattuso sta mettendo in mostra una grande capacità di giocarsela con grande determinazione quando di fronte si ritrova le squadre di vertice del nostro campionato.

L’inversione di tendenza del Milan di Gattuso rispetto a quello di Montella nei punti ottenuti contro le squadre che ci precedono in classifica è clamorosa, e la cosa che adesso fa veramente piacere è sapere che gli avversari se ne sono accorti, eccome se se ne sono accorti. Lo stesso Sarri lo ha sottolineato, ma già Allegri, Spalletti, Di Francesco ed Inzaghi se ne sono accorti sulla propria pelle (in campionato ed in Coppa Italia). Di tutti i lati della crescita del gruppo rossonero questo è quello che maggiormente ci deve far gonfiare il petto, perché era diventato fastidioso, oltre che umiliante, vedere nelle ultime stagioni che le squadre di vertice del nostro campionato ci affrontavano con la ragionevole certezza di portare a casa i tre punti contro di noi. La nostra maglia deve tornare a far paura a tutti, alle piccole così come alle grandi squadre del nostro campionato. Resta, tuttavia, la netta sensazione che la coperta sia effettivamente corta (cit. del nostro mister), e che a tanta solidità, a tanto equilibrio e determinazione faccia da contraltare una grossa difficoltà in termini di prolificità in attacco. Le gare contro Juve, Inter e Napoli hanno evidenziato questo problema, ma è un dato di fatto che la problematica non sia risolvibile con gli uomini attuali, ma necessiti di un oculato e ben studiato mercato in entrata per la prossima stagione. Credo che il trio Gattuso, Mirabelli e Fassone ne stia già parlando da tempo visto che si è anche ufficializzato il fatto che l’attuale tecnico rossonero sarà alla guida della squadra per il prossimo triennio. Il lavoro di questa seconda parte di stagione è stato utilissimo per il recupero fisico, tecnico e mentale di moltissimi giocatori e per confermare che la squadra costruita l’estate scorsa è una buona base da cui ripartire e su cui andare ad operare gli innesti necessari per un ulteriore salto di qualità.

Oltre che a Zapata e Musacchio, la gara di ieri è servita anche per confermare il grande spessore di Biglia e la buona ripresa di Ricardo Rodriguez, giocatore che può ulteriormente crescere e ricoprire un ruolo importante in futuro. Gattuso giustamente tiene tutti sulla corda e professa la necessità di rimanere concentrati sul pezzo, perché solo con questa testa possiamo sperare di portare a casa un finale di campionato che ci garantisca il pass per l’Europa del prossimo anno e che ci permetta di arrivare mentalmente preparati per il grande appuntamento del 9 Maggio contro la Juve. Pensateci bene, in questo nuovo corso tra Coppa Italia e campionato abbiamo battuto tutti e pareggiato col Napoli, e l’unica con cui abbiamo perso è stata la Juventus; il destino, per fare l’ennesima plein, ci offre un’altra occasione, forse la più importante della stagione. Bisogna farsi trovare pronti all’appuntamento.

 

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