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Un pareggio con tanti dubbi

 

Il Milan porta a casa un punto meritato. La sua prospettiva futura però va valutata anche alla luce dell'ultimo periodo

 

 

Non è stato un catenaccioso 0-0 quello di ieri pomeriggio a San Siro fra Milan e Napoli. Le squadre si sono affrontate senza speculare su nulla. I partenopei sono ricorsi all'arma del palleggio mentre i rossoneri, dopo un primo tempo coraggioso, hanno preferito dare copertura al campo ed hanno sacrificato le ripartenze. Nella ripresa insomma meglio il Napoli che, ai punti, avrebbe anche meritato la vittoria ma il Milan non ha rubato nulla perchè ha saputo giocare da squadra vera. Ha ragione Gattuso a difendere a spada tratta i suoi giocatori. Stanno dando il massimo e vanno tutelati. Il problema, semai, è che il picco massimo di questo Milan non garantisce una competitività da zona CL. La gara col Napoli suggerisce proprio questa considerazione. Sono del parere infatti che la trequarti milanista vada intergalmente ripensata in quanto male assortita. Questo è il vero tallone d'Achille del Milan in questa stagione. In campionato, Suso è entrato in 14 reti rossonere (6 gol e 8 assist), Calhanoglu in 7 reti (3 gol e 4 assist), Bonaventura in 7 reti (5 gol e 2 assist). I due esterni offensivi vogliono quasi sempre la palla sui piedi e raramente aggrediscono gli spazi o attaccano il secondo palo sui cross dalla parte opposta.

Il vero Bonaventura, quest'anno, è durato due mesi. Il suo periodo florido è coinciso con il miglior Milan della stagione. Appannato lui, siamo calati perchè Jack non ha un cambio nemmeno teorico. Se Gattuso lo toglie deve inserire Locatelli, un regista costretto ad improvvisarsi mezzala. Nulla da dire sull'impegno ma le caratteristiche non sono consone al ruolo. Jack è un buon giocatore con limiti congeniti (tiene la testa bassa quando porta la palla, il che gli toglie qualcosa nella capacità di verticalizzare), con troppe pause ed una evidente incapacità di essere determinante nello stretto contro difese chiuse. Ad oggi però rimane il miglior centrocampista del Milan nella gestione della palla in salita e nell'attacco del secondo palo su situazioni di transizione offensiva. Un altro aspetto limitante della nostra trequarti è rappresentato dal fatto che tutti e tre raramente vanno sul fondo, in quanto giocano sul rientro e tengono troppo il pallone. Tale aspetto penalizza enormemente la prima punta, al di là dei suoi effettivi demeriti.

Pertanto, o il Milan entra nell'ordine delle idee che vadano sostituiti due su tre di questi giocatori dall'undici titolare, oppure diventa difficile pensare ad una squadra competitiva per la zona CL nella prossima stagione perchè siamo strutturalmente poveri in attacco ed abbiamo giochi offensivi troppo limitati da caratteristiche molto comuni dei tre principali interpretani che giocano alle spalle del centravanti.

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