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Vedi Napoli, e poi...?

 

 Il Milan ora lotta per l'Europa League, il Napoli vuole rimanere in scia della Juve ad una settimana dallo scontro diretto. Gara speciale per Reina...

 

Con il pareggio contro il Sassuolo, il Milan si è auto-eliminato dalla corsa al quarto posto. Dopo i punti persi con i neroverdi, Gattuso dovrà invece preoccuparsi di un altra lotta, quella al sesto posto, che varrà l'accesso diretto alla prossima Europa League, che fa gola ad Atalanta, Sampdoria e sopratutto Fiorentina. Arrivare settimi vorrebbe dire, come e peggio di un anno fa, partire prestissimo con la stagione e disputare i preliminari. Vero che i rossoneri hanno anche la Coppa Italia come possibilità, ma è meglio non rischiare. 

 

Certo, la gara non è delle più agevoli, dato che a San Siro arriva il Napoli di Sarri, secondo in classifica e alla disperata ricerca di punti per arrivare allo scontro diretto con la Juventus della prossima settimana perlomeno con un distacco di -4. La settimana degli azzurri, però, è stata movimentata dalla questione Sarri. Il suo futuro resta un'incognita e le parole di metà settimana di De Laurentiis lasciano tutto aperto. Sarri ha deciso che aspetterà fine stagione, magari attendendo qualche offerta dall'estero per avere maggiore forza contrattuale col presidente partenopeo. 

Gli azzurri nelle ultime settimane sono in discreto calo. Fatica, anche per loro, contro il Sassuolo, con un solo punto incamerato. Poi, sofferenze anche in casa con il Chievo, dove a due minuti dalla fine il risultato vedeva i gialloblu in vantaggio. Il Napoli, ora, fa una gran fatica a segnare. Gioca, palleggia, si muove bene, ma crea poco e segna ancor meno. Contro il Milan la banda di Sarri cercherà di cambiare rotta. 

Sarà certamente una gara particolare per Pepe Reina, che dal prossimo anno difenderà la porta (con o senza Donnaruma, chissà...) proprio dei rossoneri. Ma lo spagnolo è grande persona e grande professionista e difficilmente la cosa lo condizionerà. 

 

 Vediamo ora qualche precedente tra le due formazioni a San Siro. 

2-1 nella gara dello scorso anno a San Siro, con gli azzurri che partirono a mille all’ora con le reti di Insigne e Callejón nei primi 10′ (di Kucka la marcatura dell’1-2).

Risultato ben più pesante l’anno precedente, con i partenopei che espugnarono il Meazza con un pesante 0-4 (gol di Allan, doppietta di Insigne e autorete di Rodrigo Ely).

Nel campionato precedente ad avere la meglio era stato il Milan che con i gol di Ménez e Bonaventura chiuse la gara sul 2-0. La vittoria interna manca quindi dal 2014.

L’ultimo pareggio risale alla stagione 2012-2013, 1-1 con gol di Flamini e Pandev. Le vittorie più ampie della squadra di casa sono il 6-1 del 1959 e il 5-0 del 1992, mentre la gara più ricca di reti è il 3-5 del 1956.

I numeri: 32 vittorie, 23 pareggi e 14 sconfitte per il Milan nelle gare in casa in Serie A a San Siro, con 117 gol fatti e 71 subiti. Nel campionato in corso i partenopei hanno conquistato 25 punti in più dei rossoneri: il Napoli ha la seconda miglior difesa del campionato con 21 gol subiti, mentre il Milan è già a quota 36; gli uomini di Sarri vantano anche il terzo miglior attacco con 66 centri, 23 in più del Milan. Quella di domenica sarà la 70a sfida a San Siro tra le due formazioni: negli ultimi 4 anni il Napoli ha vinto 3 volte, dopo un digiuno che durava dalla stagione 1985-1986.

 

Ora, spazio alle scelte dei due allenatori.

 

Gattuso, come noto, dovrà fare a meno sia di Bonucci, squalificato, che di Romagnoli, infortunato. Dentro, quindi, Musacchio e Zapata. Con loro, rientra Calabria a destra, mentre a sinistra agirà Ricardo Rodriguez.

Sicurezze a centrocampo, dove Kessiè, Biglia e Bonaventura occuperanno i tre posti. In avanti, il dubbio resta la punta, con Silva favorito su Kalinic. Suso e Calhanoglu completano il tridente.

 

In casa Napoli Sarri deve fare a meno di Mario Rui. Sarà questo l'unico scossone rispetto ai titolarissimi dell'allenatore toscano. Maggio giocherà al suo posto, con Hysai spostato a sinistra. Per il resto, tutto confermato con Hamsik, Jorginho ed Allan in mezzo ed il tridente formato da Callejon, Mertens e Insigne a completare il 4-3-3 di Sarri. 

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