Berardi

 

No grazie!

Gli strascichi di Milan-Sassuolo si ripercuotono anche sulle prospettive di mercato rossonere per la prossima stagione.

 

C'è ancora tanta amarezza, nel pensare all'occasione persa dal Milan, domenica scorsa in casa contro il Sassuolo. Una squadra, quella di Iachini, arrivata a Milano con l'obiettivo dichiarato di non prenderle prima di tutto, e ripartire quando possibile in contropiede. Scelta poi rivelatasi corretta, visto l'andamento di un match nel quale, almeno nei neroverdi, di certo non ha brillato il suo giocatore più rappresentativo; quel Domenico Berardi, ormai da due stagioni, lontano parente di quel giocatore, che in un modo o nell'altro, era riuscito a crearsi un vero e proprio nome, e di conseguenza enorme credito, al cospetto di mass media nostrani e addetti ai lavori.

Ma personalmente, anche nel peiodo di apice del ragazzo ex Juve, nulla ha mai scalfito la mia convinzione che attorno alle prestazioni di Berardi si fosse creato un vero e proprio muro di gomma, praticamente inattaccabile sotto ogni punto di vista. Si sà poi, come certi giornali o televisioni operano su situazioni particolari, partite o giocatori in orbita puramente bianconera: è tutto bellissimo, affascinante, talentuoso, clamorosamente esplosivo. Ma qui di esplosivo ci sono essenzialmente due fatti da tenere in considerazione: il primo è che da due anni a questa parte, anche per via di molti infortuni, il giocatore che fu promesso alla Juventus, non esiste: è lento, compassato e poco lucido nelle situazioni in cui viene chiamato in causa; il secondo punto è che forse, andando a vedere bene i dati, forse forse anche nel periodo di massima lucentezza della gestione Di Francesco, dei tanti goal segnati con la maglia sassolese, ce ne sono davvero ben pochi fatti su azione. Infatti Berardi, viene ricordato molto più per i rigori o le punizioni dal limite, piuttosto che per giocate individuali e non, che poi hanno portato a goal e risultati per la propria squadra. 

Ergo, personalmente non ho mai pensato nemmeno per un momento che questo giocatore, anche se ha solo 23 anni, possa per davvero ambire a giocare in un top club. Non ha dimostrato nulla, ed anzi, ormai da diverso tempo non riesce più ad uscire da una situazione di depressione tattica e tecnica che anche a Sassuolo stanno iniziando a non sopportare più. Ovviamente nemmeno si può lasciar perdere il lato caratteriale: presuntoso, arrogante, attacca brighe in campo, e facilmente incline al cartellino, Berardi non può e non deve diventare un reale obiettivo di Mirabelli per la prossima estate.

Non ha la forza mentale per reggere all'urto di una piazza come quella rossonera che, al momento e guardando in ottica prossimo anno, ha bisogno di inserire nel proprio organico ben pochi elementi ma, già pronti sotto ogni punto di vista. E di certo, il giocatore del Sssuolo non può rientrare in questo identikit.

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