Biglia

 

Il punto fermo

Lucas Biglia ha ormai preso saldamente le chiavi della squadra. E nel Derby, la sua assenza si è fatta sentire, eccome.

 

Lucas Biglia e il Milan. Un amore, in campo e fuori, che non è sbocciato subito; ha avuto bisogno di mesi di rodaggio e pazienza, prima di iniziare a dare qualche risultato. E' innegabile che da Gennaio in poi, le cose per il nazionale argentino siano cambiate. L'ex Lazio, infatti, ha iniziato e proseguito la prima parte di stagione, in una condizione fisica quasi imbarazzante; un vero e proprio pesce fuor d'acqua, nello scacchiere tattico di Montella. Ecco perchè, anche la rivoluzione atletica fatta da Gattuso tra Novembre e Dicembre, ha rimesso nelle gambe dell'argentino, benzina fresca per poter affrontare la seconda parte di stagione in maniera del tutto diversa rispetto alla prima: molta più presenza in campo, molto più dinamismo e molta più attenzione nel dettaglio. Con il passare delle partite, Biglia ha preso letteralmente in mano il centrocampo rossonero, diventando di fatto l'uomo imprenscindibile nello scacchiere tattico di Rino Gattuso. 

E la sua assenza, specialmente nel Derby, si è fatta particolarmente sentire, anche e soprattutto per il fatto che il Milan in quel ruolo difetta di un suo sostituto in grado di non far rimpiangere l'argentino. Una assenza che oltre al Derby, si è fatta sentire anche nella partita di Torino negli ultimi 20 minuti. Ormai Biglia, sia in fase di impostazione che di filtro, gioca un ruolo determinante per le scelte offensive e difensive della squadra, sia dal punto di vista tattico che fisico. Pensiamo ai tanti palloni recuperati dall'argentino in questi mesi, o al solo fatto di essere lì presente come schermo davanti alla difesa: tutti spunti sui quali ripartire già dalla partita di stasera contro il Sassuolo. Un match che il Milan, dovrà necessariamente portare a casa.

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