I peggiori match della stagione
Da Genoa - Milan, passando per Pescara Milan fino ad arrivare a Milan - Roma, partita persa per 4-1
La scorsa settimana abbiamo rivisitato le migliori partite del Milan della stagione 2016/2017, oggi ci occuperemo invece di quelle più deludenti. Un passaggio necessario, perché anche da una sconfitta o una brutta partita si possono trarre spunti importanti per il futuro. Il primo match che analizziamo è Genoa-Milan, 25 ottobre 2016, vinto dal Genoa per 3-0. Una sconfitta pesante, non tanto per il risultato, (due gol arrivati nel finale), e per il gioco, a tratti anche buono, ma perché arrivata pochi giorni dopo la grande vittoria sulla Juve.
Alla lettura delle formazioni si capisce già che non sarà una serata piacevole. Montella infatti, in uno dei pochi errori di questa stagione, mette in campo una formazione inspiegabile. Sulla fascia destra in difesa gioca Andrea Poli, non certo un terzino di ruolo. Il centrocampo vede Kucka sulla fascia destra, mentre in attacco il tridente è Niang, Bacca, Honda. All’11 il Genoa è già in vantaggio. Cross dalla destra di Rincon, colpo di testa di Ninkovic e 1-0 rossoblu. Il Milan prova a reagire, ma nonostante diverse occasioni non riesce a trovare la via della rete. Nella ripresa è subito shock per il Milan. Al 56’ Paletta riceve uno dei tanti cartellini rossi di questa stagione, per un brutto fallo su Rigoni, lasciando i rossoneri in 10’. Il Milan nonostante l’inferiorità numerica prova ad arrivare al pareggio, ma all’80’ arriva la doccia fredda. Il Genoa raddoppia, grazie ad un’autorete di Kucka, che nel tentativo di anticipare gli avversari mette la palla nella propria porta. E’ la parola fine al match. Nel finale c’è tempo anche per il gol di Pavoletti, che all’86’ realizza il 3-0. Una sconfitta inaspettata dopo quanto mostrato pochi giorni prima contro i bianconeri.
Passiamo al 3 aprile 2017. Allo stadio Adriatico c’è Pescara-Milan. Un match dai due volti, che il Milan pareggia 1-1. Il primo tempo è l’esatto contrario del bel gioco. Un Milan spento e impacciato và subito sotto al 12’. Un retropassaggio ingenuo di Paletta, che Donnarumma non riesce a fermare, diventa un clamoroso autogol che porta il Pescara in vantaggio. Una rete che porta la “firma” di Paletta, ma che divide le colpe col portiere, anch’esso responsabile. Sul finire di tempo il Milan, dopo una serie di occasioni non sfruttate, trova il gol del pareggio. Rete che arriva dopo un “flipper” in area che porta la palla sui piedi di Pasalic, l’eroe di Doha, che trova la rete dell’1-1. Sembra il gol che può lanciare il Milan verso i 3 punti, ma nella ripresa il Milan stacca nuovamente la spina. Molti passaggi sbagliati, uniti ad una scarsa convinzione, segnano l’assenza di occasioni. Alla fine saranno solo 3 i tiri nello specchio, gli stessi del Pescara. Un match deludente che il Milan, alla ricerca di punti importanti per l’Europa League, doveva portare a casa.
Facciamo un salto fino al 7 maggio e arriviamo a Milan-Roma, terminato 1-4. A San Siro arriva la 2^ forza del campionato, con una differenza di rosa evidente, ma il Milan gioca male raccogliendo un brutto ko. Si capisce sin da dubito che sarà un match difficile, quando Dzeko all’8° minuto porta in vantaggio i suoi. Passaggio di Salah e destro potente dal limite, che non lascia scampo a Donnarumma. Al 28° arriva il raddoppio giallorosso. Calcio d’angolo battuto da Paredes, colpo di testa di Dzeko e 2-0 Roma. Nella ripresa il Milan prova a riaprire il match, e ci riesce al 76’. Corner battuto da Sosa, Ocampos di testa devia il pallone che Pasalic, sempre di testa, mette in rete. Sembra il gol della rimonta, ma l’entusiasmo durerà poco. Passano 2 minuti infatti e Stephan Elshaarawy, l’ex della sfida, trova la rete del 3-1 con uno splendido destro a giro dal limite. E’ la pietra sul match. Nel finale c’è il tempo per una nuova espulsione di Paletta, per fallo in area su Salah che provoca un calcio di rigore. Sul dischetto và De Rossi, che realizza il 4-1. Un brutto Ko casalingo, contro un avversario tosto, ma nel quale si poteva fare di più.
