L'avversario

 

Dove passa la Juventus non cresce più l'erba, almeno in Italia

 

 

L'anno scorso il Sabato Santo fu di vera "passione" ma con la resurrezione al 97' per la zampata vincente di Zapata che pareggiò un derby destinato a rimanere nella storia. Quest'anno se vogliamo, almeno sulla carta, sempre di Sabato Santo la "passione" potrebbe essere ancor più pesante e le feste a fine partita molto meno probabili. Per la 30° giornata di Serie A il Milan va a fare visita alla Juventus in quello che sarà un anticipo della finale di Coppa Italia che si giocherà ai primi di maggio.

Il Milan proverà a negare la per la seconda giornata consecutiva la gioia della vittoria ai bianconeri reduci dal pareggio contro la Spal due settimane fa. Cosa rarissima, l'ultima volta è accaduta poco più di un girone fa quando dopo il rocamblesco pareggio di Bergamo la Juventus incappò nella sconfitta casalinga contro la Lazio in un'altra partita incredibile per la clamorosità degli episodi accaduti nei 90'. Prima dello 0-0 di Ferrara nel 2018 erano state solo vittorie in campionato, ben dieci. Quattordici considerando anche le ultime del 2017 dallo 0-0 a San Siro contro l'Inter. Ruolino di marcia devastante, che ha permesso alla squadra di Allegri di soffiare la testa della classifica al Napoli di Sarri. E tutto questo senza prendere gol. Ancora a zero la casella delle reti al passivo nel nuovo anno in campionato e record di imbattibilità della porta a -44' dal precedente di 974' stabilito dalla stessa Juventus nella stagione 2015-2016. Probabilmente si scontrano le due migliori difese della serie A in questo momento, visto che anche il Milan prima dell'uno-due del Chievo nella precedente giornata non subiva gol in campionato da più di un mese e mezzo e conqunque le due squadre più in forma, visto che i punti fatti nelle ultime die ci giornate sono i medesimi ( effettivamente la Juventus ne ha fatti 3 in più ma il Milan ha una partita da recuperare). La differenza, anche sostanziale, che c'è in questo momento tra le due squadre è l'attacco. La Juventus ha segnato praticamente un terzo di gol in più dei rossoneri e il perchè lo si è visto nella partita d'andata: il Milan crea e sbaglia clamorosamente con Kalinic, la Juve riparte, tira una volta e mezza in porta con Higuain e fa due gol. L'argentino, secondo marcatore della squadra in serie A con 15 gol ha segnato di più di tutti i tre attaccanti rossoneri messi assieme: 13 (7 Cutrone, 4 Kalinic e 2 Andrè Silva).

Max Allegri in questa stagione, anche a causa del lungo stop a cui è stato costretto Dybala e all'inserimento sempre più stabile nell'undici titolare di Matuidi, ha abbandonato il 4-2-4 con cui giocava stabilmente la scorsa stagione, affidandosi sempre più ad un 4-3-3. Dal punto di vista tattico la squadra ha sicuramente tratto vantaggio da un centrocampo più pesante mantenendo comunque una resa offensiva altissima, dato anche dal fatto che uno come Mandzukic  non è fatto certo per la corsa ma si è sempre dovuto adattare ad un ruolo di tutta fascia. Ora invece  ha avuto la possibilità di far contare il suo peso offensivo giocando sempre largo a sinistra, ma molto più vicino ad Higuain. Diverso invece il discorso per quanto riguarda Douglas Costa che solitamente gioca esterno a destra. Il brasiliano è fatto per correre su e giù per il campo e dare una mano in fase di copertura per poi dettare la ripartenza è il suo pane quotidiano.

Capitolo dubbi di formazione. Eravamo certi che visto il periodo "santo" Chiellini e Khedira avrebbero avuto la grazia di guarire in tempo per la partita di stasera dopo gli infortuni che non hanno permesso ai due di rispondere alle chiamate di Di Biagio e Löw. Tra gli altri Anche Alex Sandro è a disposizione, ma dovrebbe partire dalla panchina per puro turnover in vista del Real Madrid. L'unico assente sicuro oltre al già risaputo Bernardeschi è Mandzukic fermo per una contusione presa in allenamento e tenuto a riposo cautelare. Si rivede invece nella lista convocati Cuadrado guarito dalla pubalgia. 

Concludiamo parlando di precedenti. Juventus nettamente in vantaggio sul Milan negli scontri a Torino con ben 47 vittorie su 98 incontri. L'ultima vittoria dei bianconeri risale proprio alla scorsa stagione, al 2-1 firmato Dybala su rigore al '97 per un fallo di mano di De Sciglio (ora alla Juve) molto ma molto ma molto dubbio. Ultima vittoria del Milan firmata proprio Gennaro Gattuso. Era il 5 marzo 2011, con Allegri che sedeva sulla panchina del Milan che avrebbe vinto lo scudetto a maggio. Da quella partita la tradizione del Milan in casa dei bianconeri è disastrosa, ha conosciuto solo sconfitte.

 

 

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