Ritrovarsi e non pentirsi
Per molti, De Sciglio alla Juve sarebbe diventato un terzino top Mondo. Ad oggi, purtroppo per lui, non è cosi'. E sabato è sfida al suo passato
Nella gara di andata a San Siro era in panchina. Sabato allo Stadium, invece, De Sciglio potrebbe partire dal 1’ su una delle due corsie difensive della squadra di Allegri. Nell'ultimo Juventus-Milan, un anno fa, era stato l'involontario protagonista nel finale, con quel rigore inventato che grida ancora vendetta. In ogni caso, sabato Il Milan ritroverebbe, cosi’, per la prima volta il terzino della propria Primavera dopo la cessione estiva.
Una cessione che per molti avrebbe portato a rimpianti, rimorsi, ripensamenti, forse anche autolesionismo. Il tutto perché secondo le previsioni di molti, De Sciglio a Torino, in un ambiente sereno e competitivo a livelli altissimi, sarebbe sbocciato come un fiore a Primavera, esploso come un missile in Corea del Nord.
Purtroppo per lui, per la Juve e per i profeti, ciò non è accaduto. Almeno non ancora.
De Sciglio, pagato in estate quasi 12 milioni dai bianconeri (tutta plusvalenza per Fassone) nell’ambito dell’operazione che ha portato Bonucci in rossonero, è stato protagonista di una stagione altalenante, fortemente condizionata dagli infortuni, che lo hanno tenuto fuori a lungo.
Ma anche nelle gare in cui è stato a disposizione, non ha certo brillato per rendimento. Non ai clamorosi picchi negativi in maglia rossonera, certo. Anche perché farlo nella Juventus che gira come gira adesso, è impresa ardua persino per lui.
In compenso, in casa Milan, anche grazie alla cessione dell’ex “canterano”, è stato possibile assistere, qui si, all’esplosione di un altro giovane del vivaio rossonero, quel Davide Calabria visto poco nelle scorse stagioni, anche e soprattutto per la titolarità di De Sciglio. Per Gattuso, vista anche l’assenza costante del povero Andrea Conti e della sopraggiunta fragilità di Ignazio Abate, è lui il titolare di ruolo. Su di lui si punterà pesantemente anche nella prossima stagione.
Quindi nessun rimpianto, nessun rimorso, per citare Max Pezzali. A profeti ed espertoni, si prega di ripassare quando De Sciglio sarà diventato il nuovo Cafu'.
