#Fassoneesiste
Fassone esiste, ed esiste sempre, nel bene e nel male. E questo è un aspetto pieno di novità.
Oddio, non è che fosse così difficile in questo caso far bella figura difronte ai concetti contraddittori di quel simpaticone di Mino Raiola. Non è che ci volesse il Genio della Lampada per smontare accuse talmente ridicole da poter gareggiare come barzellette ad una puntata de "La sai l'ultima?". C'era una sola cosa da fare: chiamare una giornalista del canale tematico della squadra che dirigi, farti fare le domande giuste, e seduto con sullo sfondo i campi di Milanello, fare qualche ragionamento elementare, in un italiano elementare, visto che valutando le proprietà lessicali di colui a cui le tue risposte sono indirizzate, rischi che arzigogolando un pò la dialettica, sto qui poi finisce per non capirti.
Comunque, il discorso di Marco Fassone fatto ieri a Milan TV è diventato virale più o meno quanto un video di un famoso Youtuber e ha avuto più tiratura del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica a reti unificate. E questo non perchè nelle sue parole abbia rivelato il terzo segreto di Fatima, ma semplicemente perchè sorprende rendersi conto di come una delle cose più logiche nella gestione di una società di calcio non rientrasse più da tempo nelle abitudini.
Marco Fassone esiste, dopo nove mesi di attesa lunghi come una gravidanza dove dei crolli di lucidità nel credere all'esistenza della cordata cinese, qualcuno aveva dubbi che non esistesse anche fisicamente nemmeno lui, che nel frattempo era diventato un fantasma, nonostante avessimo evidentemente avuto prova della sua esistenza come dirigente tra le altre di Juventus ed Inter. Cosa cui secondo gente autorevole come Marco Mazzocchi e Sandro Piccinini dovrebbe incutere profonda diffidenza, o almeno questo è quello che gli è stato ordinato di scrivere sotto dettatura.
Fassone esiste, ed è freddo, chiaro e diretto. Come per recuperare il periodo di scarsa comunicazione pre-closing, dal secondo zero di carica amministrativa ci ha regalato auto-articolati pieni di chiarezza. Pensate un pò che fatica in meno anche per noi altri stupidi, che fino a qualche mese fa dovevamo andare ad interpretazione di rebus, indovinelli, hashtag, e ritornelli di canzoni prestati all'occasione.
Fassone esiste, ed esiste sempre, nel bene e nel male. E questo è un altro aspetto pieno di novità. Esiste quando c'è da comunicare in diretta Facebook (sollazzo allo stato puro) i colpi Musacchio, Kessiè, Rodriguez o Andrè Silva invece che usare la solita filastrocca di ringraziamento alla Berlusconiana magnanimità; o quando c'è da metterci la faccia nel momento in cui devi comunicare a una banda di 8 milioni di tifosi che non aspettano altro che un "si" come una sposa all'altare, che il figliol prodigo allattato a coccole, applausi e cori personalizzati ha lasciato decidere alla famiglia di far decidere al tuo procuratore che è meglio far fagotto e andare a procreare in un ambiente molto meno ostile e vuoto di pressioni di Milanello. Come per esempio il Santiago Barnabeu, ambiente così poco ostile e pressante, che non ci pensa su mezza volta a fischiare Cristiano Ronaldo, uno che nel Real Madrid ha infilzato in un solo spiedo tre Champions e quattro Palloni d'oro quasi cinque. Negli ultimi tempi invece eravamo soliti ascoltare annunci schok di permanenze o di rinnovi, sbuguardati poche settimane dopo senza nemmeno lasciare a noi altri un post-it con su scritte due righe di spiegazione.
Senza rancore eh....