Non è un caso
La carta stampata e non all'attacco del Milan e dei suoi asset: nulla fa pensare ad un caso.
Il titolo di questo articolo è volutamente emblematico, di una situazione nella quale davvero se ne stanno sentendo di ogni, sul Milan del presente e del futuro. Una vera e propria girandola di notizie, dubbi, incertezze nelle quali la relatà è ben poco presente, rispetto ad una precisa volontà dichiarata di destabilizzare un ambiente in costruzione e comunque in ascesa come quello rossonero.
No perchè, bisognerebbe forse iniziare a pensare, che quella di questi giorni, possa essere vista sostanzialmente come una "dichiarazione di guerra" nei confronti del Milan e di ciò che lo circonda. Il calcio italiano ormai vive da qualche anno una situazione di stallo, nella quale a livello sportivo, all'egemonia della Juventus, si è accostata la presenza di squadre come Napoli e Roma, le quali fanno il ruolo di "accompagnatrici" in un periodo storico dove i bianconeri la fanno da padrone in ambito nazionale. Per non parlare poi dell'egemonia mediatica, di un Inter che sta cercando di risollevarsi all'interno di un processo nel quale i nerazzurri dovrebbero tornare a far parte stabilmente del "cerchio magico". L'Inter, quella società decisamente più indebitata del Milan, e che svolto il proprio mercato estivo e invernale operando in prestito con diritto di riscatto, non viene volutamente sfiorata dai media nostrani; media ovviamente che rivolgono la loro attenzione, sul Milan ed in particolare sulla società rossonera, proprio nel momento di pausa del campionato; proprio nel momento in cui l'attenzione si sposta ad altro, visto lo scarso interesse che ruota in questo momento nei confronti della Nazionale. Insomma, davvero riassumere tutte le notizie che sono uscite in questi giorni, sarebbe oltre che un lavoro infinito, anche un gioco deleterio al quale io non voglio partecipare.
Perchè io confido ancora nel giornalismo serio. Quello che a permesso per esempio, ad uno dei giornalisti di primo piano più lontani dai colori rossoneri come Xavier Jacobelli (che ripeto di certo non ha simpatie milaniste), scagliarsi l'altro giorno con veemenza contro questi millantatori. Come può essere tutto questo un caso? Non lo è, e non lo può essere.