Una Juve da aggredire
L'unico modo per mettere in difficoltà i bianconeri è pressarli alti
In tanti, forse in troppi, ritengono la Juventus imbattibile in Italia. Non è casuale che neglli ultimi campionati ci siano stati allenatori di squadre medio-piccole che abbiano orientato il turn-over proprio in base a quando la loro squadra andava a giocare in quel di Torino. Non è il massimo della sportività ma il timore di sprecare vane energie per punti difficili da conquistare è stato prevalente sull'etica. Personalmente non credo che la Juventus sia imbattibile. Si tratta di una squadra molto forte con una organizzazione semiperfetta, basata sui colpi individuali. La coralità del gioco non è un punto di forza della squadra di Allegri. A Torino si coniuga un unico verbo: vincere. Altri verbi come divertire e convincere non vengono nemmeno contemplati. Questo da un lato è un vantaggio ma dall'altro crea un problema quando le principali bocche da fuoco (Higuain, Dybala) rimangono all'asciutto.
Ad oggi il modo migliore per affrontare la Juventus è aggredirla alta. Negli anni infatti, la squadra bianconera ha perso Bonucci e Pirlo, due giocatori eccezionali in fase di impostazioni, abili a rendere facile le uscite anche in fase di pressing alto da parte degli avversari. Partito Bonucci la Juve non ha un vero e proprio play dietro. La coppia centrale è forte difensivamente ma denuncia qualche limite quando deve snellire i tempi di uscita, soprattutto contro difese chiuse. Questo è il motivo principale per cui Allegri ha abbassato Pjanjic nel ruolo di regista. Il bosniaco non fa più la mezzala perchè alla Juventus serve un centrocampista non facilmente pressabile spalle alla porta che sgravi la linea da compiti di impostazione rapida. Alcune squadre però hanno dimostrato quest'anno che, aggredire alta la Juventus marcando a uomo Pjanjic può essere la via giusta per mettere in difficoltà la squadra di Allegri. Credo che anche il Milan, se ne avrà la forza e la tenuta fisica, dovrà provare una soluzione simile per tentare di uscire indenne da uno stadio in cui negli ultimi anni ha portato a casa solamente sconfitte.
