Milan

 

Chi sono i veri vandali?

 

Quale delle due vicende è un insulto alla storia di un grande Club?

 

Poco effetto mi aveva fatto sapere del gigantesco murales in omaggio ai 110 anni dell'Inter realizzato in partnership con Mediaset Premium (quella che essendo di proprietà dei Berlusconi sarebbe una Tv rossonera....ma quando mai ) così come qualche mese fa poco mi era importato dell'intestazione dei giardini vicino San Siro alla memoria dell'ex Presidente neroazzurro Angelo Moratti. C'è però naturalmente chi non la pensa come me è si è fatto portatore di un ideale, assolutamente rispettabile e condivisibile, su come sia assolutamente fuori dal normale costringere i cittadini o turisti che raggiungono la città di Milano di fede opposta o diversa, o anche "atea" calcisticamente parlando, a notare, vista la grandezza mastodontica, un qualcosa di cui si vorrebbe fare a meno. Nulla da dire sul discorso di dover celebrare un traguardo importante, ma sarebbe bastato farlo in modo più discreto, magari prendendo esempio dal Museo di Casa Milan dove il club rossonero ha sicuramente molto più da celebrare, e dove nessuno è costretto con la forza a sopportare qualcosa di non gradito. E ricevere le dovute autorizzazioni per realizzare un qualcosa del genere non sarebbe stato nemmeno tanto difficile vista la dichiarata fede del Sindaco Sala.

La magia per i tifosi neroazzurri però è durata l'arco di una sola giornata perchè al loro risveglio si sono ritrovati le raffigurazioni dei propri campioni sfregiati con della vernice rossa e con sotto la scritta "Inter merda". Ora, gli atti vandalici sono sempre da condannare per principio, però permettetemi di dire che "chi è causa del suo mal piaga se stesso". Anche un bambino avrebbe previsto che ci si sarebbe ritrovati difronte ad un tale atto, quindi per prima cosa evitiamo di fare le facce sorprese come quelle di chi scende dalle nuvole. La cosa era forzata, e le conseguenze erano previste nel pacchetto. E soprattutto, non venitemi a fare la morale sul fatto che oltre ad aver commesso un atto condannabile per inciviltà, la cosa sia indignante e irrispettosa per il livello dell'offesa portata alla storia di un club glorioso. Ma non ci provate nemmeno! Tenetevi il buonismo e il perbenismo per la prossima occasione, anzi, fate una cosa, mettetevi nei panni di coloro che hanno compiuto tale gesto, di ciò che stanno subendo loro e i colori per cui tifano. Se lo sfregio di un murales è vandalismo gratuito ed inaccettabile, cosa sarebbe quelo che puntualmente viene fatto ormai da un anno e forse più nei confronti di un club dieci volte più glorioso? Cosa dovremmo dire allora degli articoli ridicoli redatti dalla Gabanelli, da Bellinazzo, o il terrorismo mediatico messo in atto da Repubblica o dalla Gazzetta dello Sport. Andate proprio a leggervi la prima pagina di oggi di quella sottospecie di giornale più neroazzurro che rosa, che atto vandalico compie nei confronti del Milan. Società allo sfascio, presidente squattrinato, smobilitazione totale, bilanci da libri contabili in tribunale e inchieste della Procura di Milano. Il tutto rigorosamente falso! Le inchieste dell Procura non sono mai esistite, la società fallita è fuori da tempo dalle garanzie date da Yonghong Li nella vicenda dell'acquisto del Milan e calciatori che in ogni occasione utile rimarcano la volontà di voler rimanere in maglia rossonera il più a lungo possibile. E tutto questo commesso non dai teppistelli di strada, ma da gente icritta ad un ordine, che si ritiene professionista e che invece è solo un insulto alla professione stessa che dice di praticare.

Allora? chi sono i veri vandali e chi le vere vittime?

 

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