Tifosi

 

Milan-Inter, polemica infinita. Ma...

 

Regolamento o no, quelli che ci perdono di più sono i tifosi

 

 

Non accennano a placarsi le polemiche relative alla scelta della data del recupero del derby milanese, fissato ufficialmente dalla Lega per mercoledì 4 Aprile alle ore 18,30. Naturalmente non pochi sono i tifosi in possesso del biglietto che avrebbero gradito un giorno festivo ed un orario consono, in modo da poter nuovamente essere presenti a San Siro e godersi lo spettacolo e l’atmosfera inimitabile della stracittadina milanese. Ed invece la decisione definitiva è andata in tutt’altra direzione, e cioè un giorno feriale ed un orario per molti ancora lavorativo. Al malcontento iniziale dei tifosi è andata poi sommandosi il botta e risposta delle due società coinvolte, che hanno finito per alimentare un dibattito destinato a durare ancora nei prossimi giorni. Domenica pomeriggio, al termine di Milan-Chievo, l’AD rossonero Marco Fassone è intervenuto ai microfoni di Sky, ed a domanda precisa dei giornalisti ha confermato che “purtroppo in base al regolamento il Milan era stato costretto ad accettare la data del 4 Aprile e l’orario delle 18,30, nonostante avesse proposto la disputa in un giorno festivo (25 Aprile o 1 Maggio)”. Su precisa domanda di Giancarlo Marocchi (“su chi era stato l’interlocutore dell’Inter e sulle motivazioni dellla scelta”), Fassone ha risposto “il mio interlocutore è l’AD dell’Inter Alessandro Antonello e la motivazione sta nel fatto che il 29 Aprile c’è Inter-Juventus e, quindi, l’Inter avrebbe preferito non giocare il derby pochi giorni prima”. La cosa da sottolineare è che Fassone ha più volte ribadito che la società Inter era legittimata nella sua decisione dal regolamento della Lega, che prevede il recupero della gara “entro 15 giorni dalla data del rinvio o comunque entro la prima data utile per entrambe le società”. Fassone, sempre sollecitato dalla studio, aveva poi sottolineato come “semmai per il futuro sia auspicabile un impegno di tutti i rappresentanti di Lega per far sì che possa prevalere la linea del buon senso e si cerchi di privilegiare anche le esigenze dei tifosi”.

Finita qui? Neanche per sogno, visto che l’Inter, per bocca del suo CEO Alessandro Antonello, ha diramato un comunicato ufficiale in cui ha ribadito il fatto che l’Inter si sia attenuta alle norme del regolamento e che trovava pretestuosa la ricerca della polemica sulla scelta della data del derby. Chi ha potuto vedere l’intervento di Fassone in diretta ha notato la civiltà e la pacatezza dei toni usati, e la mancanza assoluta di vis polemica nei confronti dell’altro club di Milano, di cui è stata più volte sottolineata l’assoluta legittimità della scelta visto quello che prevede il regolamento. Il punto è che in base al regolamento il Milan si trova costretto a giocare il derby 4 giorni dopo la trasferta con la Juventus, mentre l’Inter che poteva scegliere ha preferito evitare di dover affrontare la partita contro la Juventus 4 giorni dopo la disputa di un derby delicatissimo ai fini della classifica.

A rimetterci sono stati i tifosi che vivono lontano da Milano e che probabilmente dovranno rinunciare alla trasferta, ma onestamente da milanista ammetto che a parti invertite avremmo anche noi fatto una scelta del genere, e cioè avremmo accuratamente evitato di intasare il nostro calendario con la doppia sfida a Juve ed Inter nel giro di poche ore. Inoltre, aggiungo, che ai fini della classifica e delle possibili ambizioni milaniste di rientrare in zana Champions è bene che la gara non sia stata rimandata troppo in avanti nel tempo, perché la possibilità concreta di riaprire il discorso passa inevitabilmente dalla vittoria nello scontro diretto coi nerazzurri, e non solo attraverso i risultati che le due squadre otterranno nelle altre partite. Giocare a fine Aprile o a Maggio (come si era ventilato all’inizio) poteva rendere perfettamente inutile il risultato contro l’Inter. Il Milan ha bisogno di accorciare le distanze dagli avversari adesso, perché solo così può veramente pensare di poter lanciare la volata finale per due dei quattro posti ancora a disposizione. Le rinnovate ambizioni della banda Gattuso sono state alimentate dalle vittorie fondamentali negli scontri diretti con Lazio e Roma, perché i punti in palio sono valsi il doppio e perché sul piano del morale abbiamo tratto linfa vitale per perseguire ciò che due mesi fa sembrava impossibile.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.