good morning

 

Olio di gomito

 

Quando, a volte, è meglio non scrivere di pancia... A volte è meglio verificare, soppesare, riflettere, vedere e poi scrivere

 

Eravamo in pieno pre-closing. Berlusconi stava trattando con una, a me e non solo, sconosciuta cordata cinese, quando mi capita di leggere: "i nuovi aspiranti proprietari arrivati da Oriente hanno puntato su un dirigente italiano che già ha navigato in lungo e in largo, con ruoli differenti, nel nostro calcio, Marco Fassone. Questo significa che non hanno avuto la presunzione di poter sbarcare in un mondo così particolare e complicato senza affidarsi a qualcuno che lo conosca alla perfezione. Avrebbero potuto fare di testa propria, oppure mettere in piedi strane commistioni come sta accadendo all’Inter (amministratore delegato britannico, presidente indonesiano, azionisti di maggioranza cinesi, procuratore di riferimento iraniano: una bella macedonia, quasi interamente straniera). Loro invece sono andati sul sicuro, mostrando una buona dose, se non di umiltà, quanto meno di lucidità"

Marco Fassone? Ammetto la mia ignoranza e... vai di wikipedia: "Marco Fassone (Pinerolo, 1º gennaio 1964) è un dirigente d'azienda e dirigente sportivo italiano. Laureato in Lettere Moderne all'Università di Torino nel 1987, l'anno seguente entra a far parte del gruppo Ferrero, dove rimane per 12 anni. Nel 2001 passa alla Galbani in qualità di Direttore per lo Sviluppo di nuovi prodotti, incarico ricoperto per circa un anno. In questo periodo è anche assistente arbitrale affiliato alla CAN A-B. Nel luglio 2003 approda nel mondo dello sport, entrando a far parte dello staff della Juventus come Direttore Marketing. Figura di primo piano nel settore commerciale del club bianconero, raggiunge la carica di Direttore Esecutivo Area Stadio, Marketing e Vendite ed è tra gli artefici del progetto del nuovo stadio e dell'internazionalizzazione del marchio della società torinese. In quest'ottica ispira, tra le altre cose, la creazione del primo Juventus Club in Cina. La qualità del suo lavoro in questi campi suscita l'interesse del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che gli offre l'incarico di direttore generale della società partenopea, carica vacante dopo la risoluzione del contratto di Pierpaolo Marino. I contatti vengono avviati già nell'autunno 2009 ma la dirigenza bianconera dà il proprio avallo solo nell'estate successiva, il 9 agosto 2010 Fassone assume ufficialmente il suo nuovo incarico con il compito di portare il marchio Napoli sui mercati esteri e di occuparsi della questione dello stadio. Il 22 maggio 2012, al termine di due anni di collaborazione con la società di De Laurentiis, annuncia ufficialmente il suo addio, pubblicando una lettera di congedo e di saluto indirizzata ai tifosi. Il 30 maggio 2012 diventa direttore generale dell'Inter, dopo che già il suo predecessore Ernesto Paolillo ne aveva preannunciato l'ingresso in società due giorni prima. Nel contempo viene nominato anche Consigliere Delegato di Inter Brand sotto la presidenza di Erick Thohir, e Direttore Generale di Inter Media and Communication. Il 18 settembre 2015, attraverso un comunicato ufficiale sul sito internet, l'amministratore delegato dell'Inter Michael Bolingbroke comunica l'interruzione del rapporto di Fassone con i nerazzurri dato il dualismo che si era creato tra i due"
Come, come, come? Juventus e anche, se non peggio Inter?
Da lì nasce l'idea del titolo "Olio di gomito" e l'immagine che vedete a corredo del pezzo.
Non mi va di stroncare sul nascere quella che sarà poi la nuova dirigenza ma, designare un ex gobbo/prescritto per la guida del "mio" Milan...
Lascio "in frigo" il pezzo. Vediamo quanto ci mette (e se vi riesce) a togliere quelle brutte macchie dalla Maglia del mio cuore.

Arriva il closing, il Milan passa da Berlusconi a Yonghong Li e si tiene la conferenza stampa di presentazione.
La parola, dopo un primo veloce saluto del nuovo 'capo', passa (in italiano viene meglio) a Fassone "È una giornata storica e importante per questo club meraviglioso..." e bla bla bla tante belle cose e buoni propositi. Poteva essere altrimenti?
Ascolto attentamente e annoto... a me interessano i propositi solo per verficarne il loro concretizzarsi nel tempo per apprezzare (o meno) "l'olio di gomito"...

- Su Donnarumma: "Vi posso confermare che da parte della nostra proprietà c’è tutta la volontà di risolvere in tempi brevi questo punto e di fare di Gigio una colonna del futuro. Ci sono dei contratti e delle discussioni che sicuramente avremo ed è una priorità che sicuramente avremo". Aldilà di come è andata, OK, cosa poteva fare di più? Il fatto che abbia deciso di dare l'annuncio del non rinnovo del bambino viziato in conferenza stampa mettendoci la faccia e non attraverso un freddo comunicato, nobilita lui e il Milan. Complimenti!
- Su Montella: "Rispondo volentieri a questa domanda, ha tutta la nostra stima e il nostro apprezzamento. A giugno dello scorso anno ebbe il nostro gradimento. Totale e pieno appoggio e supporto a Montella". E sulle voci giornalistiche riguardo Mancini come possibile allenatore del Milan: "Non vedo il dubbio su Vincenzo Montella. È l’allenatore di questo Milan. Auguro a Mancini di trovare una squadra alla sua altezza, ma nel futuro del Milan c’è Vincenzo". OK mantenuto, Montella ha rinnovato col Milan.
- Sul budget per il mercato: "Abbiamo delle idee e del tempo con Massimo Mirabelli che sarà il ds del Milan e con David Han ci siamo confrontati. Scalpitavamo per avere la possibilità di operare. Abbiamo incontrato club e agenti di giocatori. Il passaggio chiave sarà quello di metterci a tavolino con l’allenatore e discutere delle nostre idee insieme in modo da poter operare sul mercato. Sarà un budget importante sul mercato, l’obiettivo dei prossimi anni è quello di costruire un Milan molto competitivo e ambizioso. E quindi certamente avrò la disponibilità economica per cercare di realizzare una squadra per raggiungere in tempi brevi questi traguardi". Pronti via, 100 mioni spesi, 4 calciatori portati a casa e... non è ancora finita qui. OK direi, no?
- Sull’ingresso di una bandiera nel Milan: "Sarà importante che ci sia al nostro fianco qualcuno che incarni gli ideali di questo club. Ce ne sono all’interno del club, farò una lunga chiacchierata con Franco Baresi e Fillippo Galli. Fatto questo, poi comincerò a pensarci. L’obiettivo è arrivare organizzati per la stagione 2017/2018. E anche qua, OK! Rientrano alla base Gattuso e Abbiati.
- Le promesse ai tifosi: "La prima è che dobbiamo pensare a costruire la squadra dal punto di vista sportivo del 2017/2018. Abbiamo tante idee, è evidente che il fatto che la negoziazione si sia chiuso a due mesi dal 30 di giugno ci ha costretto a cambiare per strada qualche obiettivo. Ma questi mesi devono essere mesi caldi perchè mi piacerebbe iniziare ad arrivare all’inizio di luglio con l’allenatore che abbia il 60/70% degli innesti che vogliamo fare". OK, ci siamo!
- Sulla qualificazione in Europa League: "Sarebbe importante, bisogna abituarsi a uno stile di vita e sportiva che è propria dei grandi club. Se vogliamo un Milan che farà paura l’avversario nel 2018 sarebbe importante giocare l’Europa League l’anno prossimo. Non nascondo che ci farebbe piacere". Qui il merito va più alla vecchia Società che alla nuova, però... talismano!
Seguono altre dichiarazioni che, al momento, non possono essere verificate... stadio, fair play finaziario etc etc.

Personalmente, ciò che apprezzo di più, è il lavoro fatto in silenzio.
Un lavoro fatto di sostanza e non di apparizioni o di dichiarazioni per tenere buono l'ambiente.
Marco Fassone si è munito di straccio, smacchiatore e "olio di gomito". Le macchie sulla Maglia non sono più nitide come al suo arrivo, vedo solo un leggero alone che, se tanto mi da tanto, non ci metterà molto a sparire.

Per ora non è ancora amore incondizionato, ma una bella cotta lo è certamente.
Bravo, bravo, bravo! Avanti così.
Per quanto mi riguarda... meno male che, mesi fa, non scrissi quel pezzo dettato dalla pancia e non dalla testa.

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