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Mission impossible: ritorno a Londra

 

Il Milan alla ricerca di un'impresa disperata per passare il turno. Ma gli uomini di Gattuso proveranno a ribaltare lo 0-2 di San Siro con due punte e due fantasisti dall'inizio... 

 

 L'impresa, perchè di questo si tratta, avrebbe del clamoroso. Ma il Milan di Gattuso ci vuole provare. La legnata della gara di andata è stata di insegnamento. In quel modo, questo Milan, non può giocare. I 70mila di San Siro, i troppi elogi, hanno giocato un brutto scherzo ai rossoneri. Questa squadra ha bisogno di stare sempre sul pezzo, sempre compatta, crederci sempre. Cosa, questa, che è stata il comune denominatore delle ultime tre insidiose trasferte dei rossoneri, ovvero le gare vittoriose di Roma e Genova. Gattuso chiede quel Milan questa sera all'Emirates. 

 

Basterà a ribaltare il netto 0-2 della gara di andata? Probabilmente, verosimilmente, no. Ma il Milan non vuole andare in gita. Se dovrà uscire vuole farlo giocandosela, tentandoci, restando senza rimorsi. I rossoneri non hanno nulla da perdere e vogliono giocarsela fino in fondo.

Quindi, Gattuso in settimana ha caricato a pallettoni i suoi e questa sera si gioca il tutto per tutto, sperando in una serata no da parte dei gunners, che magari pensano già al sorteggio dei quarti di finale, come accaduto nella gara di ritorno dei sedicesimi con l'Ostersunds, in vantaggio per 2-0 all'Emirates per gran parte della gara di ritorno. 

 

Per recuperare uno svantaggio del genere ed andare a segnare più di 2 gol laddove il Milan non ha mai segnato nella sua storia, Gattuso dovrà forza un po' la mano della gara. Il gol di Silva nel finale della gara di Marassi gli è quindi arrivato nel momento giusto, accelerando quel processo di implementazione del 4-4-2 come schema alternativo al classico 4-3-3 utilizzato sin qui dai rossoneri. Lo status del portoghese va sfruttato, in coppia con Cutrone. A farne le spese uno tra Bonaventura e Calhanoglu, apparsi davvero stanchi nelle ultime uscite. Sopratutto il turco, incapace di incidere positivamente sulle gare come gli era accaduto nei due mesi precedenti. 

 

Di fronte, ci sarà una squadra imperscrutabile, che ha fatto del rendimento altalenante e della discontinuità i propri marchi di fabbrica. Sarà l'Arsenal deciso e preciso della gara di San Siro e dell'ultimo, vittorioso, turno di Premier, o l'Arsenal svagato e colabrodo di tantissime gare di questa stagione, e non solo ?

Difficile dirlo. Certo è che se gli uomini di Wenger metteranno in campo una prestazione sui livelli della gara di andata, ci sarà pochissimo da fare per i rissoneri. 

 

I precedenti non arrivano in aiuto di Gattuso e dei suoi. 

Nelle tre gare sin qui disputate dal Milan a Londra, sponda Arsenal, il risultato finale ha sempre visto i rossoneri con zero gol all'attivo. Nell'ultimo precedente gli uomini di Wenger andarono vicinissimi a ribaltare il 4-0 dell'andata maturato a San Siro dal Milan di Allegri, battendo i rossoneri per 3-0. Prima di quella gara, il risultato era sempre stato quello di 0-0. Nella stagione 1994/95 i due team si sfidarono per la Supercoppa Europea (ancora con la formula andata e ritorno): la prima gara, disputata l'1 febbraio 1995 e conclusasi a reti inviolate, si giocò ad Higbury, mentre a San Siro il Milan si impose per 2-0 aggiudicandosi il trofeo. L'altro precedente riguarda la Champions League edizione 2007/2008, quando Arsenal e Milan si incontrarono agli ottavi. Il 20 febbraio 2008 all'Emirates finì 0-0, mentre a Milano i Gunners vinsero 0-2, qualificandosi ai quarti di finale.

Alcune curiosità nei precedenti:

Il Milan ha vinto una sola partita su 16 giocate in trasferta contro club inglesi, perdendo in nove occasioni e non segnando nelle ultime tre trasferte. L'unico successo in terra inglese risale all'edizione 2004/05 di UEFA Champions League: 1-0 contro il Manchester United a Old Trafford. 

I Gunners hanno perso tutte le ultime sei gare europee casalinghe in primavera, subendo 17 gol. L'ultima vittoria nella fase a eliminazione diretta all'Arsenal Stadium è stato un successo per 3-0 contro il Milan – una vittoria che non è bastata per qualificarsi (4-3 risultato complessivo).

Nei sette precedenti in cui ha perso l'andata in casa nelle competizioni UEFA, il Milan è riuscito solo una volta a qualificarsi ai danni del Saarbrücken nel primo turno della Coppa dei Campioni 1955/56: il ko per 4-3 in Italia ha preceduto un successo per 4-1 in trasferta.

 

 Vediamo ora le possibili scelte dei due tecnici. 

 

Gattuso deve fare a meno di tutti i suoi terzini destri: Abate, Calabria e Conti. A spuntarla sulla destra dovrebbe quindi essere Zapata, per una difesa più bloccata sul suo lato. Questo aiuta il tecnico rossonero anche nella scelta del 4-4-2 e delle due punte. Ma andiamo con ordine. 

Completano la difesa Romagnoli, Bonucci e Rodriguez. 

In mezzo al campo, spazio a Biglia e Kessiè. Ai loro lati, Suso e Calhanoglu, in leggero vantaggio rispetto a Bonaventura. 

In avanti, Silva galvanizzato dal gol di Marassi farà coppia con Cutrone. In caso di scelta in extremis del 4-3-3 sarà Bonaventura a trovare posto in squadra, in luogo di una delle due punte. 

 

Wenger recupera invece tutti, eccezzion fatta per Cazorla e Lacazzette. 

Il tecnico alsaziano conferma il 4-3-3 della gara di andata. Monreal e Bellerin sono recuperati e partiranno dall'inizio. Con loro, Mustafi e Koscielny al centro. 

In mezzo al campo agiranno Xhaka e Ramsey, assieme a Wilshere, libero anche di agire tra le linee trasformando il modulo in un 4-2-3-1. In avanti, ecco Ozil e Mkhytaryan, a dar supporto all'unica punta Welbeck. 

 

 

 

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