Kalinic, Andrè

 

Kalinic è un incognita, non conviene rischiare

 

Tra il croato e Cutrone sceglierei Andrè Silva

 

 

Tre attaccanti e una scelta per nulla scontata. Dopo degli spezzoni di partita giocati tra Rom, Lazio e Arsenal Rino Gattuso potrebbe pensare di concedere un turno di riposo a Patrick Cutrone in evidente calo di rendimento e dare spazio a Nikola Kalinic. Il giovane attaccante dopo una stagione fin qui al di sopra di ogni rosea aspettativa era prevedibile subisse un calo e quello visto nella semifinale di Coppa italia all'Olimpico e quello visto nella sfida europea non sembra dare garanzie sufficienti per partire ancora una volta titolare. Giusto cambiare quindi, ma non credo che far partire Kalinic dal primo minuto domani pomeriggio a Genova sia la scelta migliore. Magari verrò smentito, e me lo auguro fortemente, ma l'attaccante croato alle prese con i capricci della pubalgia è praticamente un incognita, un salto nel vuoto. La pubalgia è una patologia subdola, ambigua, che non ti lascia prevedere nulla. I fastidi compaiono senza preavvisi, oggi non si fa sentire in nessun modo, domani sei k.o. E che Kalinic risenta di di tutto ciò è evidente. La paura di avvertire dolore ti irrigidisce, ti toglie concentrazione e ti fa rendere al di sotto dei tuoi standard, e se questi non sono già alti ecco che il gioco non vale la candela. Il non essere arrivato prima di Ospina su quella palla invitantissima imbucata da Andrè Silva giovedì sera o anche il clamoroso gol mangiato agli sgoccioli dei supplementari potrebbero essere errori dipesi anche dalla paura di compiere qualche movimento innaturale che possa riacutizzare il dolore.

Ecco quindi che tra un Patric Cutrone che ha bisogno di respirare e un Kalinic limitato la soluzione più giusta potrebbe essere quela di dare una nuova chance al portoghesino ex Porto. Perchè è fresco, giocando pochissimo, sarebbe la prima chance da titolare con alle spalle la squadra titolare visto che in Europa League nella partita di ritorno contro il Ludogorets di titolari ce n'erano due o tre. E perchè quanto fatto da subentrato contro la Sampdoria, e contro l'Arsenal sono segnali di crescita che andrebbero verificati nel'arco di 90'.
Gattuso lasciò intendere in una delle ultime conferenze che il numero 9 rossonero per rendere ha necessariamente bisogno di essere affiancato da un altra punta, ma in un momento dove non hai tutto questo imbarazzo della scelta, meglio un Andrè Silva in condizione anche se un po' sacrificato che affisarsi ad attaccanti sapendo già di non poterti aspettare granchè.

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