good morning

 

Stàtte buòno gualgliò

 

Pensavo fosse amore... invece era un bancomat. Il peccato più grande? Avere una testa ma farla guidare da altri

 

Ecce homo: "Nonostante i periodi bui, soprattutto nel 1982-83 ho avuto tante possibilità di andarmene, ma ho deciso fermamente di rimanere perchè il Milan mi ha dato tanto. Ci fu qualche offerta, ma non ho mai pensato di andare via, il Milan è sempre stato tutto per me, come una famiglia a cui sono sempre stato affezionato. Non lo avrei lasciato per nulla al mondo. Sapevo che prima o poi saremo tornati grandi e infatti cosi è stato. Alzare la Coppa Campioni con questa maglia e con la fascia da capitano è stata la soddisfazione più grande della mia vita" (Franco Baresi)

Caro Gianluigi conosci Leonardo Sciascia? E' stato un famoso scrittore italiano.
Nel suo 'Il giorno della civetta' del 1961, classificava gli uomini in: "Uomini, mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà” Continuando, Sciascia, faceva dire al suo personaggio "Pochissimi gli uomini; i mezzi uomini pochi, che mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezzi uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i piglianculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso è più espressione delle anatre"
Ecco Gianluigi adesso risali la china, visto che ti sei posto tra i 'quaquaraquà', ma non illuderti... continuando a baciar maglie, a giurare amore, a parlare di sogni realizzati e, in un attimo, a rimangiarti tutto come nulla fosse, non arriverai mai tra i 'mezzi uomini', figuriamoci tra gli 'uomini'.
Giuro, è l'ultima volta che parlerò di te, a meno di un tuo rigurgito d'orgoglio e di rispetto per le parole che hai detto in passato. Non parlerò più di te perchè, quando parlo di Milan, per quel che mi riguarda parla il cuore e non il portafoglio.
Permettimi quindi, da vecchio cuore rossonero, di chiudere uno dei capitoli più brutti della storia rossonera.

Potevi essere un Rivera, un Baresi, ma anche un Mazzola, un Antognoni, un Del Piero, un Totti ed invece sarai un ricco calcatore senza bandiera e affetto dei tifosi.
Quando chiuderai la carriera, sarai ricordato (forse) come stella del calcio ma... non avrai nessuno che, nel ricordare il tuo nome, si emozionerà per la sua maglia.
E' una scelta che si può fare, niente da eccepire. Basta decidere come passare alla storia, come Gesù? O come Giuda?
Hai scelto di ascoltare la voce del danaro? Nessun problema, legittimo!
Personalmente non ti imputo nulla sulla scelta, sono solo curioso di vedere con quale faccia apporrai la tua firma sul contratto di cessione.
Si, perchè vedi... ci vuole una gran faccia.

Tu non avessi mai esternato 'amore eterno', tu non avessi mai baciato la maglia, tu non avessi mai confessato il 'coronamento di un sogno', tu non avessi orgogliosamente sfidato lo Stadium... tutto sarebbe diverso.
Ma dopo tutte quelle manifestazioni d'amore, di fede, di affetto... NO! Sa di 'tradimento'? Peggio, sa di presa per il c*** e questo, francamente, il tifoso Milanista non lo meritava.
Non lo meritano quei bambini che a San Siro esponevano i cartelli con su scritto "Gigio, sono qui per te". Non lo meritano quei bambini che ti intervistavano estasiati a Casa Milan, non lo meritano nemmeno i vecchi cuori che in te intravedevano il novello Baresi.
Non lo meritava quella Società che ti voleva come pilastro del nuovo Milan offrendoti un ingaggio da top player (hai solo 18 anni, non dimenticarlo). Insomma, non lo meritava nessuno che avesse impressi nel cuore il rosso e il nero.
Capita la tua colpa? Te la dice uno al di sopra delle parti, un ex non milanista "Donnarumma è un buffone. Contesto il modo di fare: non ti far vedere addolorato o che baci la maglia se vuoi solo pensare ai soldi. Vedo che questi giocatori stanno diventando dei bambini rispetto ai miei tempi e non hanno più gli attributi per rispondere ai procuratori. Rimpiango i Totti e i Maldini, che sono sempre stati veri, magari litigando con squadra e tifosi, ma rimanendo sempre loro" firmato Lorenzo Amoruso ex difensore della Fiorentina, uno dei tanti.
Hai scelto con la testa di altri (famiglia e Raiola)? Beh, rileggiti chi sono i 'quaquaraquà'. Ti hanno messo in uno stagno, ora sguazzaci... fino a che non ti faranno cambiare pozza.

Da questa scelta non tua (oh, l'hai detto te 'Milan a vita') scaturiranno effetti collaterali poco piacevoli per un ragazzo di soli diciotto anni:
1) Il diritto sacrosanto e naturale, per ogni 18enne, di sbagliare. Chi ti perdonerà più una mezza papera con quanto costi?
2) La possibilità, riservata a pochi eletti, di diventare la 'bandiera' della squadra per la quale 'tifi'... riuscirà, il tuo potente manager, a farti rinnegare pure questa tua dichiarazione?
3) Il diritto di passeggiare per Milano, o in qualsiasi altra parte, senza che un tifoso rossonero ti guardi con disprezzo o pietà.
Mentre ti scrivo, mi viene in mente il recente addio di Totti alla Roma ed il suo "Adesso sono io che ho bisogno di voi" rivolto ai tifosi dell'Olimpico. Ecco, in quel momento quando verrà, perchè verrà, chiedi alla tua famiglia e al tuo Raiola "perchè mi avete negato questo"? Il brutto, per te, sarà rendersi conto che... alla fine della fiera, quella firma, la mettesti tu e non avevi nessuna pistola sulla tempia.

Peccato Gigio (per l'ultima volta voglio ancora chiamarti così)... peccato davvero. A questo punto vai alla Juve, per loro conta solo vincere, per te solo i soldi... è il tuo ambiente naturale.
Punto e a capo. Ho pensato fosse finito il calcio con l'addio di Rivera, poi di Baresi e mi sbagliavo... figurati se finirà per un 'quaquaraquà'
Per il MIO Milan mi piace pensare ad un addio altrettanto doloroso (quello di Sheva) e a quello che successe mesi dopo (Atene 2017), chissà che anche il tuo non porti bene.
Per te, la tua firma ancora non c'è, mi piace pensare che tu possa dirmi "Hai visto? Non sono un quaquaraquà, sono un uomo!"... ma questo è sol un pensiero (malato) che deriva dalla mia passione per i romanzi gialli.

Come dice un mio carissimo amico: "Donnarumma, agli occhi dei milanisti, ha rivalutato la figura di Collovati" e, anche questa, non è cosa da poco...
Stàtte buòno gualgliò e un salutami a mammeta, soreta e o' pizzaiuolo.

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