Un Milan non ancora pronto
La squadra rossonera ci prova, ma l'Arsenal si dimostra superiore
Vittoria meritata ed indiscutibile dell'Arsenal contro il Milan a San Siro. La squadra inglese sforna una prestazione migliore di quella del Milan, riuscendo a far valere il suo maggior blasone degli ultimi anni. Sia tecnicamente, sia fisicamente, sia sul piano mentale, il Milan non è riuscito ad essere all'altezza dell'Arsenal e su tali aspetti dovranno concentrarsi le maggiori riflessioni in casa rossonera. Gattuso schiera il solito Milan con gli ormai 11 titolari disposti col consueto 433. Le mezzali si alzano a turno in non possesso per portare il pressing sui centrali inglesi, ma il Milan fatica ad accorciare sui giocatori disposti sulla trequarti della squadra di Wenger. Non è casuale che il primo tempo venga giocato con estrema difficoltà dal Milan proprio per la difficoltà su questo tipo di letture. Il primo gol dell'Arsenal nasce da un disimpegno sbagliato di Davide Calabria con la squadra in salita. L'Arsenal è lesto a recuperare il pallone ed a colpire proprio sul lato destro dove Calabria, per tutto il primo tempo, ha sofferto l'uno contro uno di Mikytharian. C'è anche sfortuna in questo gol stante la deviazione di Bonucci che spiazza Donnarumma ma il primo tempo della partita ci dice di un Milan in grande difficoltà.
Il Milan riesce a creare solo una grande occasione con Cutrone, non su gioco manovrato ma su un pressing vincente della squadra rossonera. Il 2-0 dell'Arsenal poi, a fine primo tempo, è meritato per quanto visto dato che la formazione allenata da Wenger più vole ha sfiorato il 2-0. Lo trova su una situazione in cui la linea guarda il portatore e non l'uomo libero che viene ignorato colpevolmente da Biglia e Rodriguez (in ritardo). Il secondo tempo è ordinaria amministrazione per l'Arsenal, col Milan che ci prova ma non punge.
Brutte prestazioni dei giocatori offensivi principali del Milan. Suso in ombra, Bonaventura mai incisivo, Calhanoglu impalpabile. Il Milan si è incartato sulle prestazioni negative di questi tre giocatori. Rimane comunque la sensazione di un tempo troppo acerbo per giocare partite di tale livello. Il Milan è parso ancora lontano da un palcoscenico come questo. Sono schiaffi che fanno male ma che aiutano la squadra nel suo inevitabile percorso di crescita.