Milan-Arsenal: Best&Worst
Calhanoglu e Calabria i peggiori di un Milan portato a scuola da Wenger, Ozil e Mkhitaryan. Donnarumma unico a salvarsi
Il Milan a scuola di inglese. E ad accompagnare per mano Gattuso e i ragazzi della giovane banda rossonera, sono Wenger, Mkhitaryan e Ozil.
Netta in ogni dove, infatti, la superiorità dei gunners. Sotto ogni punto di vista: atletico, tecnico, mentale e tattico. Proprio sotto quest'ultimo aspetto, l'allenatore alsaziano ha incartato come ha voluto Gattuso. Squadra corta, in 20-25 metri, sempre. Coraggio nel tenere sempre il baricentro altissimo, limitando il Milan in 40 metri, asfissiandolo dal pressing e senza concedere quasi mai la profondità.
In una delle rare occasioni in cui questo è invece avvenuto, Calhanoglu si è presentato solo davanti ad Ospina, che lo ha steso dopo il mezzo dribbling del turco. Il 10 rossonero ha avuto la brillante idea di rimanere in piedi cercando di prendere un pallone ormai miseramente quasi sul fondo. Un episodio che ha forse cambiato la gara e che fa di Calhanoglu il peggiore dei suoi, complice anche una prestazione da 5, che ha visto Gattuso toglierlo ad inizio ripresa.
A far compagnia al turco nella lista dei peggiori c'è Davide Calabria, mandato letteralmente al manicomio da Mkhhitaryan in un primo tempo da 4 in pagella. Non se l'è passata certamente meglio Ricardo Rodriguez dalla parte opposta, sempre in difficoltà sugli attacchi di Ozil e Ramsey.
Ingenui Romagnoli e Bonucci, sopratutto sul secondo gol.
Impreciso e sotto media un altro giocatore che a livello di esperienza non avrebbe dovuto soffrire la gara di ieri. Parliamo di Biglia, preso costantemente alle spalle nel ruolo di frangiflutti davanti alla difesa e mai preciso in fase di costruzione dell'azione.
Male anche Bonaventura, che perlomeno è stato l'unico a creare un'occasione da rete nella ripresa.
Sotto la sufficienza anche Suso e Cutrone. Non giudicabili Kalinic, Borini e Silva, subentrati in una gara irmai spenta e decisa.
L'unico che si salva? Donnarumma. Il più giovane è quello che meno ha sofferto la pressione. Ha tenuto a galla il Milan in un primo tempo da tregenda, compiendo 2-3 parate importanti. Purtroppo non è bastato, ne servito.
Gattuso deve ora ritrovare mentalmente la sua squadra. Assorbire il contraccolpo e ripartire contro il Genoa già da domenica. Un turno difficile ma da sfruttare, considerando il contemporaneo svolgimento in questa giornata di Inter-Napoli.