Curva Sud

 

Il dovere di ricominciare

 

Una strana settimana, la crescita del Milan, le insidie di un avversario come l'Arsenal

 

 

E' davvero molto difficile scrivere l'editoriale di oggi perchè veniamo da una settimana dove l'argomento sportivo, strettamente legato al campo, ha lasciato il posto a qualcosa di diverso e di drammatico. La notizia della morte del povero Davide Astori è una di quelle cose che crea uno strappo netto fra la dimensione ludico-sportiva e quella umana. Cambia radicalmente la prospettiva delle cose, suggerisce riflessioni, impone un doverso silenzio in segno di rispetto verso un evento che non ha spiegazioni e ci invita a prendere atto del fatto che l'approccio allo sport non può e non deve essere becero e fazioso. E' complicato quindi parlare di calcio dopo la morte di Davide Astori ma vogliamo provare a farlo partendo da ciò che più amiamo: il nostro Milan. Perchè nella vita, qualunque cosa accada, c'è sempre il dovere di ricominciare.

Il passaggio del turno contro la Lazio ha regalato agli uomini di Gattuso una meravigliosa ventata di autostima e fiducia. Ha rotto gli argini di una stagione potenzialmente senza obiettivi perchè una finale da giocare a Roma contro un grande avversario come la Juventus stimola tanto un gruppo di giocatori in formazione come questo Milan. Riuscire a superare scogli ardui è il modo migliore per crescere. Negli ultimi due mesi il Milan ha eliminato l'Inter dalla Coppa Italia, ha battuto Lazio e Roma in campionato ed ha eliminato ancora la Lazio dalla Coppa Italia. Il cambio di marcia rispetto ad inizio stagione c'è stato ed è testimoniato proprio dai risultati contro le grandi squadre che, in classifica, precedono il Milan.

I meriti di Gattuso sono talmente grandi che elencarli sarebbe superfluo. Il nostro Rino è riuscito in una impresa quasi impossibile e solo per questo merita sia la conferma sia una bella apertura di credito in vista della prossima stagione.
Stasera però gli occhi ed i cuori dei milanisti saranno tutti concentrati su San Siro. Dopo qualche anno di ordinario riposo il Milan torna infatti a disputare una di quelle sfide europee con un sapore particolare e con un fascino antico. Milan Arsenal infatti non è soltanto una classica ma è anche una partita che rievoca trofei internazioni (la Supercoppa Europea del 1995) e sfide fra squadre diverse. L'auspicio è che, come nel 2008 passò il turno la squadra più giovane e più di prospettiva, la stessa cosa possa avvenire anche in questa occasione. Sarà dura, nonostante in tanti tendano a sminuire l'Arsenal. Squadra in crisi senza dubbio ma con valori, risorse e giocatori importanti con centinaia di partite europee disputate. Gattuso è certamente consapevole della difficoltà della sfida ma sa che il Milan sarà presente a sè stesso con enorme orgoglio. E' questa la sua più grande vittoria.

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