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Accadde oggi, 18 giugno

 

Buon compleanno anche a Capello e Montella. La storia di Nello Saltutti

 

Il 18 giugno è un giorno per certi versi importante per i nostri colori, dato che oggi sono nati giocatori e tecnici di primissimo piano. Buon compleanno a Giovanni Capra (1887), Mario Percivalli (1936), Giorgio Maioli (1940), Fabio Capello (1946), Nello Saltutti (1947), Marco Borriello (1982) e Pierre Aubameyang (1989). Sempre oggi, ci hanno invece lasciati Ernesto Grillo (1998) e Antonio Seveso (2001).


Due allenatori sono nati il 18 giugno: se di Fabio Capello abbiamo detto nel capitolo riguardante i giocatori, vi diciamo che oggi nacque anche Vincenzo Montella (1974), l’attuale tecnico rossonero.
Nessun esordio per quest’oggi; di contro, son ben 7 i giocatori che han chiuso la loro carriera al Milan il giorno 18 di giugno e ben 5 nella stessa partita, Nimes Olimpique-Milan 2-0 del 1961 valevole per la Coppa dell’Amicizia: Nils Liedholm, Carlo Galli, Julio Santiago Vernazza, Pier Luigi Ronzon e Giovanni Fanello. Walter Bianchi e Massimo Cappellini invece lasciarono il Milan il 18 giugno 1989 dopo Milan-Ascoli 5-0, per la 33^ di Serie A.
In Milan-Triestina 2-2, 33^ giornata di Serie A 1932/33, Mario Magnozzi segnò la sua ultima rete per i nostri colori.
E quindi sono 3 le partite giocate il 18 giugno: un vittoria contro l’Ascoli, un pareggio con la Triestina ed una sconfitta contri i francesi del Nimes.


Spendiamo ora due parole per Nello Saltutti: non lasciò certo un segno indelebile nel Milan, avendo giocato solo 2 partite con una rete all’attivo, il giorno proprio dell’esordio avvenuto il 15 gennaio 1967 contro il Bologna. Poi cominciò a vagare tra Lecco, Foggia, Fiorentina, Samp, Pistoiese, Rimini, Entella Bacezza e la squadra della sua città natale, il Gualdo.
Un onesto giocatore, un centravanti veloce, non molto prestante ma guizzante e a tratti imprevedibile, aveva un grande difetto, cioè la mancanza di freddezza, di decisione sotto porta. E per un attaccante è come non vederla proprio. Ma si difese comunque abbastanza bene.


Nello Saltutti morì a soli 56 anni nel 2003, per un infarto; nel 2005 il Nucleo Anti-sofisticazione dei Carabinieri di Firenze aprì un’inchiesta avente come oggetto le morti ‘misteriose’ di alcuni giocatori della Fiorentina anni ’70, tra cui Ugo Ferrante (tumore alla gola) e Bruno Beatrice (leucemia). La vedova del Beatrice denunciò tutto, cioè che negli anni ’70 alla Viola si assumessero farmaci ‘non idonei’ ed era convinta che il decesso del marito, di Ferrante, di Saltutti ma anche di Giuseppe Longoni (vasculopatia cardiaca) e le malattie di Adriano Lombardi (poi sconfitto dal morbo di Ghering), Massimo Mattolini (morto nel 2009 dopo aver subito un trapianto di reni), Domenico ‘Mimmo’ Caso (tumore al fegato) e Giancarlo ‘Picchio’ De Sisti (ascesso frontale), fossero tutte causate dall’uso ed abuso di sostanze dopanti quando tutti militavano nella Fiorentina. Nel 2010 un altro ex Viola, Giancarlo Galdiolo si ammalò di ‘demenza frontale temporale’ e Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro, confermò il tutto poco prima di morire anch’egli. (Ferruccio parlò anche di doping all’Inter, quando sotto la guida del ‘mago’ Herrera, prendevano amfetamine col caffè; l’Inter lo querelò ma, ‘stranamente’, il giudice la rigettò…)

 

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