Cutrone

 

Nel segno di Patrick

 

In questo momento, il giovane centravanti rossonero non può essere discusso. E' lui il titolare inamovibile.

 

Le ultime vicende extra-calcistiche hanno completamente preso il sopravvento sul decorso di una stagione, che vedrà il Milan impegnato di nuovo Giovedì sera alle 19 a San Siro, per affrontare l'Arsenal di Arsenè Wenger, nell'andata degli Ottavi di Finale di Europa League. Una partita che i tifosi rossoneri aspettavano da anni, e che molto probabilmente vedrà il pubblico delle grandi occasioni; un ritorno alle notti europee rossonere, potremmo definirlo.

E così, avvicinandoci quindi al match contro i Gunners, Rino Gattuso ha avuto a nostro malgrado (perchè nessuno di noi avrebbe voluto) più giorni a disposizione per preparare meglio questa partita che, parlandoci chiaramente, probabilmente diventerà il viatico fondamentale per capire le reali possibilità del milan in Europa. E in questo contesto quindi, ne vade anche l'accurata scelta dei giocatori da mettere in campo per questo match; moltitudini di scelte non facili per Rino, che però avrà, come si augura il sottoscritto, in Patrick Cutrone, uno dei suoi pilastri.

Non è mai bello parlare per fini assolutistici, ma è inutile negare che in questo momento, Patrick Cutrone è indiscutibilmente la prima punta titolare del Milan; i gradi di titolare se li è guadagnati sul campo, e come tali, vanno ancora una volta confermati in una gara comunque difficile e di alto profilo come quella contro gli inglesi. Una gara dove Cutrone potrà dire la sua pur non avendo sulle spalle un'esperienza europea tale di questo nome, ma il suo stato di forma e la sua pazzesca voglia di fare che ci mette in campo ogni volta che gioca, credo possano essere due armi ben caricate da sfruttare contro una difesa non certo irresistibile come quella dell'Arsenal. Inamovibiltà, dicevamo, al cospetto di un Kalinic sul quale ormai pesano uno stato di forma approsimativo, e una serie di grossolani errori che ne hanno minato un pò la fiducia in se stesso, e di un Andrè Silva sembrato davvero troppo acerbo per il calcio italiano, sia a livello fisico che mentale. 

Ecco perchè, chi vi scrive, non può non pensare ad un "Cutrovic" al centro dell'attacco rossonero. I numeri e e i fatti parlano per lui.

 

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