Milan

 

Un rapporto conflittuale

 

Il Milan e la Coppa Italia: un rapporto di amore-odio, tra successi datati, e tante finali perse nel tempo.

 

Molti di noi, tra cui il sottoscritto, devono ancora riprendersi dal turbinio di emozioni vissute ieri sera. Una vera e propria sofferenza fisica e mentale, alla quale personalmente non ero più abituato; una sofferenza che avevamo imparato a quasi non riconoscere più, ma che, il lavoro di questo gruppo guidato da Gattuso, sta risvegliando in molti cuori rossoneri, stanchi e sfiduciati dagli ultimi anni fatte più di delusioni, che di successi.

Mi premeva dire ciò, perchè sostanzialmente sembra essere iniziato un percorso, nel quale questo tipo di traguardi, come può essere la finale e l'eventuale vittoria della Coppa Italia, può diventare un trampolino per poter ricominciare a pensare in un altro modo. No perchè, sappiamo bene quanto specialmente nell'era Berlusconi, la Coppa Italia sia stata sempre considerata un trofeo quasi secondario, con un'importanza relativa. Insomma non sta a me ricordare cosa per circa venti anni, il Milan ha vinto. Davvero, per questo trofeo troppo spesso snobbato, per questo Milan ha una valenza capitale; è inutile negarlo. Ma perchè, il Milan ha questo rapporto, che chi vi scrive, definisce conflittuale? E' presto detto, numeri alla mano.

Il Milan accede per la qauttordicesima volta alla finale di Coppa Italia; trofeo che ha vinto però solo cinque volte. L'ultima vittoria rossonera, che ricordiamo bene, arrivò nella stagione 2002/2003, nella doppia Finale contro la Roma. Le altre vittorie, sono arrivate tutte a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70 (1966/1967,1971/1972,1972/1973 e 1976/1977), dove il Golden Boy Gianni Rivera, vero trascinatore del Milan di quegli anni, detiene ancora il record di reti segnate nella competizione (28 reti). Quindi, come dicevamo, cinque vittorie e otto finali perse (record negativo detenuto con Roma e Torino), con l'ultima amarissima sconfitta arrivata nel 2016 contro la Juve ai suppelementari.

Detto ciò, piccola nota personale: io non so come andrà a finire questa stagione, e non voglio nemmeno saperlo ora, o avventurarmi in pronostici del tutto fuori luogo; ma so perfettamente che Rino Gattuso, nel clima di disinteresse e sifducia iniziale, ha fatto ricredere anche quelli come me, che non credevano nella sua figura di allenatore a questi livelli. E perciò credo che molti di noi, debbano chiedere scusa.

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