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Portiere: scegliere bene

 

Dopo l' "affaire" Donnarumma, il Milan si trova a dover cercare un portiere. Movimento di mercato non in programma da non sbagliare...

 

Movimenti inattesi. Nonostante pubblicamente Fassone e Mirabelli dicevano di aver pronto un "Piano B", è ovvio ed evidente che erano confidenti sul fatto di poter rinnovare il contratto di Gianluigi Donnarumma. Cosi' non è stato, e ora la dirigenza si trova di fronte ad un problema davvero inatteso. Il primo vero ostacolo per il nuovo pool dirigenziale rossonero. La prima scelta pesante da fare.

In un duplice verso: decidere il futuro di Donnarumma e della porta del Milan.

 

Ma se da un lato, il primo, l'input arriverà direttamente dalla proprietà (ad oggi orientata, sembra, sul voler confermare la linea dura, trattenendo il giocatore), dall'altro Mirabelli e Fassone sono chiamati ad una scelta chiara ed immediata. 

 

Da subito si sono indirizzati su tre fronti. Leno del Bayer Leverkusen, Perin del Genoa e Neto della Juventus. 

Sul tedesco, l'impressione, dato il costo, è che potrà essere approfondita l'operazione solo se la dirigenza deciderà di monetizzare la cessione di Donnarumma, probabilmente al Real Madrid. 

Restano Neto e Perin. Il primo ha il gradimento tecnico di Montella, che lo ha già avuto a Firenze. Ha un costo ritenuto eccessivo dal Milan (10-12 milioni contro i 5-6 di valutazione rossonera), ma con la Juventus c'è ancora il discorso De Sciglio da affrontare. 

 

Il grande favorito sembra quindi il portiere del Genoa. I dubbi su di lui sono solo di natura fisica, dopo la seconda rottura del crociato della scorsa stagione. Perin ora ha recuperato, ma sarà eventualmente sottoposto a visite scrupolose e supplementari per evitare ogni problema. E anche la formula dell'acquisto sarà condizionata da questo. Si parla di un possibile accordo bastato su un 50% fisso ed un 50% variabile, legato indossolubilmente alle presenze ufficiali del portiere nella prossima stagione. Per un totale di 12-15 milioni, tra fisso e variabile. 

 

Stando ai bene informati, poi, il Milan potrebbe prendere un ulteriore esteremo difensore, da aggiungere a Storari e al giovane Plizzari, per pararsi da ogni tipo di problema. 

 

I dubbi permangono, ma Mirabelli e Fassone devono decidere per il meglio. Attualmente il portiere è una priorità in termini di vuoto da riempire. Ma non è una priorità tecnica. La dirigenza è chiamata a costruire una squadra da Champions League. E quindi non solo sarebbe cosa buona e giusta che si cercasse di monetizzare il più possibile per Donnarumma, ma altrettanto non crediamo sarebbe il caso di spendere soldi eccessivi per il portiere, quando evidentemente servono ancora sforzi importanti per completare una rosa bisognosa almeno di 3-4 titolari ancora, e qualche riserva importante di contorno.

Ecco che l'operazione Perin, con le dovute conferme mediche, sembra quella piu' azzeccata. Tecnicamente, per la validità dell'estremo difensore genoano, ed economicamente.

 

 

 

 

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