L'avversario

 

La Roma di Coppa ampiamente alla nostra portata

 

 

Prima partita di questa tre giorni romana dove il Milan si gioca un grosso pezzo di stagione ed un grosso pezzo di crdibilità. Domani sera all'Olimpico ci attende la Roma nel match valido per la 26° giornata di serie A.
Avversario duro, avversario che ad inizio stagione i pronostici davano per nostro antagonista nella lotta ad un posto Champions ma che fino a qualche settimana fa era irraggiungibile sia a livello di risultati, sia di punti che anche di prestazioni. Per un intero girone i giallorossi hanno fatto quasi un campionato a parte ma che la partita di domani potrebbe far diventare molto più simile, proprio come ci si aspettava ad inizio stagione. Roma attualmente terza in classifica a quota 50 punti, a +9 quindi dal Milan, che però nel 2018 viaggia ad un punto di media in più: 1,6 contro i nostri 2,6 che dalla prima partita del nuovo anno si traducono in un saldo di +6 per Gattuso & C.
Roma che ha vissuto un mese di gennaio disastroso, falcidiato da prestazioni insufficienti, vivendo la mancanza di uomini chiave che hanno smesso tutto ad un tratto di essere decisivi. Tutto lascia pensare che il male provenisse dalla concomitanza con il calciomercato invernale che vedeva l'ambiente turbato oltremodo da voci di smobilitazione a causa di una situazione finanziaria tutt'altro che tranquilla, con i pezzi pregiati, Dzeko e Nainggolan su tutti, vittime sacrificali per il bene dei conti societari. Terminato il calciomercato la Roma ha ritrovato una certa continuità di risultati ma non sempre accompagnata quella delle prestazioni: in questo momento viene sì da tre vittorie consecutive, ma ottenute contro Verona e Benevento che sono le ultime due in classifica e ottenute senza non pochi patemi d'animo, e di misura contro l'Udinese prima della sconfitta in Champions in terra d'Ucraina contro lo Shakhtar.

Quest'ultima emblematica per darci un'idea esaustiva su che tipo di squadra aspettarci domani sera: squadra che subisce delle metamorfosi sul piano prestazionale durante l'arco della stessa partita, capace di giocare un primo tempo molto molto buono, trovando il vantaggio e meritandolo con una manovra offensiva pregevole e seconda a nessuno in serie A, per poi regalare letteralmente il secondo alla squadra avversaria mostrando dei limiti difensivi paurosi con errori sui meccanismi di copertura da categoria dilettantistica che fanno della Roma, viste anche le ultime nostre prestazioni, una squadra con cui possiamo giocarcela senza timore reverenziale a discapito di quanto la classifica dica. 

Nove giocatori più Alisson in porta e Under in avanti. Sono questi due giocatori su cui la Roma si sta appoggiando in questo momento della stagione, le parate del portiere brasiliano a difesa di quanto messo a segno dal giovane turco. Interessante domani la sfida neanche tanto a distanza con il "fratello" Hakan Calhanoglu, a cui proprio mercoledì sera il romanista ha soffiato il record come giocatore turco più giovane ad aver segnato in Champions che proprio il milanista deteneva segnato ai tempi del Bayer Leverkusen. Nessuno squalificato nelle file giallorosse e Di Francesco che potrà schierare la migliore formazione con l'unico dubbio Florenzi, colpito da una gastrointerite,  nel caso sostituito da Bruno Peres. Il modulo scelto sarà probabilmente il 4-2-3-1, variante dello storico 4-3-3 marchio di fabbrica dell'allenatore romano visto per anni a Sassuolo e che proprio nella partita d'andata contro il Milan ha fatto la sua prima apparizione.

Si spera di avere più fortuna rispetto alla partita d'andata persa per 2-0 a San Siro, sbloccata da un tiro deviato di Dzeko e chiusa da Florenzi dopo che il Milan non aveva per nulla demeritato. Dzeko che contro di noi trova spesso la via del gol ma mai all'Olimpico. Ultima sfida a Roma quella dello scorso campionato decisa da un numero di Nainggolan dopo che il Milan aveva sbagliato un rigore nel primo tempo con Niang. L’ultimo successo esterno dei rossoneri invece risale alla stagione 2011-2012, quando una doppietta di Ibrahimovic e un gol di Nesta permisero alla squadra allora allenata da Allegri di uscire dall’Olimpico con il risultato di 2-3 (di Burdisso e Bojan le marcature in favore dei capitolini). Bei tempi quelli...

 

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