I conti non tornano, si prega di ripassare!
Ma veramente pensate che la gente che vi legge non capisca un cazzo e porti l’anello al naso?
Ed alla fine è arrivato il comunicato ufficiale del Presidente Yonghong Li, che ha definito irresponsabili le notizie pubblicate da alcuni media in Italia, notizie che danneggiano il Milan, le sue attività e la sua famiglia. Un comunicato attraverso il quale il presidente si augura una volta per tutte che finiscano queste voci incontrollate che riguardano la sua persona, ribadendo la trasparenza e la regolarità delle sue attività e del suo patrimonio. Diciamo che il comunicato del presidente fosse qualcosa di dovuto, perché stavolta qualcuno aveva usato l’artiglieria pesante per seminare tensione intorno alla sua figura, al Milan ed anche a Berlusconi (guarda caso non si perde occasione per tirarlo in ballo da parte dei suoi nemici politici).
Il comunicato è arrivato dopo che dalla Cina era anche arrivata la smentita dell’azienda Zhuhai Zhongfu (il cui 11,39%. sarebbe la quota detenuta dalla holding Shenzen Jie Ande e data in pegno alla Banca Jiangsu per un prestito poi non restituito), che ha affermato che Yonghong Li non ha nessun legame con l’azienda in questione.
Dopo un primo momento di smarrimento ho deciso di andare a leggere l’articolo completo del Corriere della Sera, e devo dire che dopo averlo fatto mi sono messo a ridere, non fosse che ci sarebbe da piangere nel pensare a come venga fatta informazione in questo paese, a come viene recepita e strumentalizzata ed alle reazioni che genera anche in personaggi da cui ci sarebbe da aspettarsi un uso migliore dell’intelligenza (ammesso che ne sia in possesso).
Troppe le cose in questo articolo/inchiesta che non quadrano. Innanzitutto, tutti ad Aprile 2017 a chiedersi come fa un tizio con 500 milioni di patrimonio a comprare il Milan per quasi un miliardo di euro ed oggi mi venite a parlare di bancarotta della sua holding- cassaforte per un mancato rimborso di un prestito bancario di 60 milioni di euro? Ed ancora, mi spiegate cosa c’entra il Milan con la holding Jie Ande visto che è un asset interamente posseduto dalla holding Rossoneri Sport di cui Yonghong Li è presidente? E poi, nell’articolo si parla che, nonostante le indagini in corso, mister Li avrebbe utilizzato quelle credenziali per acquistare il Milan ed avrebbe approfittato della sospensione dell’asta per prendere in giro tutti gli advisor e per presentare le credenziali alla Lega Calcio per ottenere l’iscrizione al campionato e nello stesso articolo si dice esplicitamente che la holding Jie Ande potrebbe essere di proprietà di Yonghong Li ma ufficialmente viene gestita da un prestanome. Come fa ad utilizzare quella holding come garanzia se ufficialmente il suo nome non compare nella stessa? Non vi viene in mente che la holding che fa capo e controlla l’Ac Milan, e di cui non si sa nulla di ufficiale, sia presieduta da mister Li e che alle sue spalle ci sia qualche altro soggetto che non compare ufficialmente? Ma il fondo Elliott, notoriamente riconosciuto a livello mondiale per essere composto da gente “scappata di casa” (per chi non l’avesse capito si tratta di una battuta), presta 300 milioni di euro ad un signore di cui non si sa nulla e la cui possidenza sia composta da una cassaforte intestata a qualcun’altro (un prestanome) che è stata ufficialmente condannata da un tribunale ad escutere un pegno per complessivi 60 milioni di euro? E come si fa, nell’insinuazione finale del pezzo, a porre l’ipotesi di essere il prestanome di qualcun’altro (chiaramente Berlusconi) per favorire il rientro di capitali se non si ha neanche uno straccio di prova per dimostrare tutto questo? E gli advisors e gli studi legali coinvolti nella trattativa, possibile che siano tutti conniventi o addirittura degli incompetenti? Ma veramente pensate, e concludo, che la gente che vi legge non capisca un cazzo e porti l’anello al naso credendo a tutto ciò che dite e scrivete? Non ci siamo forse accorti che continuate ad utilizzare il nome del Milan per motivi politici che nulla hanno a che fare con mister Li ed il Milan? Purtroppo, caro presidente Yonghong Li, proprio qui sta la risposta alla domanda che lei si fa nel comunicato ufficiale dove dice “Non capisco la finalità per cui vengono messe in giro queste notizie irresponsabili”.
Chiudo con una nota sul neo commissario della FIGC Fabbricini che si è detto preoccupato della situazione del Milan e che nei prossimi giorni prenderà contatti con la dirigenza milanista per chiedere spiegazioni. Ma mi scusi signor Commissario, ma invece di chiedere al Milan, ma perché non si fa dare le carte dagli organi competenti che hanno svolto le indagini sulle credenziali del signor Li e che hanno dato il via libera all’acquisto del club ed alla sua iscrizione al campionato? Non ci dia motivo di pensare che lei che è stato messo a capo della FIGC sia ancora più coglione del suo predecessore. Su dai!
L’invito che come al solito mi sento di fare è di stare ai fatti, perché le chiacchiere stanno a zero.