Il ciclo terribile
Cinque partite in quindici giorni che possono decidere i destini della stagione
Sampdoria, Ludogorets, Roma, Lazio, Inter. Questo è il cammino che aspetta il Milan in questi 15 giorni nei quali si capiranno tante le pretese stagionali rossonere. In sole due settimane infatti il Milan è chiamato a sfide importanti in cui dovrà rimanere agganciato al treno europeo in campionato, qualificarsi agli ottavi di finale dell'Europa League e riuscire a centrare la finale di Coppa Italia superando la Lazio all'Olimpico. Tutto insomma meno che un calendario semplice o clemente.
Le insidie nascoste nei prossimi 15 giorni sono principalmente di due tipi: interne ed esterne. Quelle interne riguardano la numerosità dell'organico a disposizione di Gattuso. Nei ruoli chiave il Milan è contatissimo. Non ci sono ricambi sugli esterni offensivi fatta eccezione per Borini. Non ci sono ricambi fra le mezzale dato che in panchina ci sono giocatori come Montolivo e Locatelli che non hanno passo ed abitudine a ricoprire una posizione diversa rispetto a quella davanti alla difesa. In compenso ci sono tre punte centrali e quindi l'unica reale alternativa per Gattuso, in un'ottica di stravolgimento tattico, è un 442 molto offensivo che però il nostro allenatore non sembra gradire troppo. Rino ha spiegato chiaramente come, in questo momento, il valore fondamentale da preservare per questo Milan sia quello dell'equilibrio.
Ci sono poi le insidie esterne rappresentate dagli avversari. Se il ritorno con il Ludogorets non dovrebbe rappresentare una partita complicata, le restanti 4 partite sono invece gare dal coefficiente di difficoltà altissimo. A cominciare dalla Sampdoria di Giampaolo che, stasera, renderà ardua la vita del Milan. Gattuso è chiamato agli straordinari. Tenere alto il livello di concentrazione e sperare che non ci siano infortuni. Il ciclo terribile sta per iniziare: il Milan vuole viverlo a fondo ed arrivare alla fine di esso ancora in corsa su tutti gli obiettivi.