Occhio ai bulgari
Il Milan torna in una fase finale europea dopo 4 anni. Ludogorets battibile, ma attenzione alla sottovalutazione...
Riparte l'Europa League ed il Milan torna a vivere una fase ad eliminazione diretta in una competizione europea dopo ben 4 anni.
Un'enormità, se si pensa al DNA spiccatamente a propensione europea della squadra rossonera. Allora era l'Atletico Madrid a buttare fuori il Milan in un ottavo di Champions. Oggi il Milan approccia invece a questi sedicesimi con curiosità e speranza. Al momento davanti ai rossoneri ci sono altre squadre favorite per la vittoria (la prima tra queste, proprio quell'Atletico Madrid...), ma la scrematura di questo turno potrebbe aprire nuovi equilibri.
Arsenal, Atletico Madrid, Lione, Villareal, Zenit e le stesse Lazio, Napoli, Lipsia e Borussia, le squadre da temere. Ma come detto, già in questo turno alcune di queste si affronteranno e rimarranno, dunque, a casa.
La squadra di Gattuso ritiene basilare e fondamentale l'Europa League. L'obiettivo è provare a vincerla. Un trofeo mai vinto dalla società milanista e un grimaldello clamoroso per aprire le porte della prossima Champions League, chiuse quasi a doppia mandata per quanto riguarda l'accesso dal campionato. In casa rossonera si rimane molto sornioni e non ci si espone, ma sotto sotto la speranza concreta di fare bene, c'è. Sopratutto ora che la squadra sembra essersi ritrovata grazie al grandissimo lavoro di Gattuso, all'esordio (in realtà bis, dopo la gara di Rijheka a Dicembre) da allenatore in una competizione europa di livello.
Ma attenzione a non sottovalutare i bulgari del Ludogorets. L'obiettivo in casa Milan è provare a indirizzare la qualificazione già questa sera a Razgrad, per rendere meno oppressiva la gara di ritorno, che si piazza pericolosamente tra gli scontri diretti con Sampdoria e Roma in campionato e la semifinale di Coppa Italia, sempre a Roma con la Lazio. Ma non sarà facile. Perchè i bulgari allenati da Dimitrov sono una brutta gatta da pelare.
Lo sa bene l'Hoffenheim, eliminato proprio dai verdi di Razgrad nella fase a gironi.
I bulgari possono vantare la vittoria di sei scudetti consecutivi, dal 2011 ad oggi. Curiosità vuole che mai prima di quell'anno avevano trionfato in patria. L'exploit è stato frutto del lavoro della nuova dirigenza, che come ha fatto lo Shaktar Donetsk negli ultimi anni, ha infoltito la squadra di giovani brasiliani. La colonia verdeoro ora conta ben 9 esponenti in rosa. Il più forte, e stella della squadra, è certamente Marcelinho, autore già di 10 gol e 6 assist in stagione.
La vera incognita resta la questione fisica. Il campionato bulgaro, infatti, è fermo da metà dicembre. I bulgari di Dimitrov si troveranno questa sera a giocare la prima partita ufficiale dopo quasi 2 mesi di stop. Un arma a doppio taglio per i padroni di casa. Li vedremo probabilmente partire forti, come d'abitudine. Ma quanto potranno durare ?
In ogni caso, i padroni di casa giocheranno con un 4-2-3-1 di spiccata votazione offensiva. Gran gioco sulle corsie con Wanderson e Lukoki, molto veloci e tecnici. Triangolazioni ed inserimenti a cui Bonucci e compagni dovranno fare grande attenzione. Il rovescio della medaglia è chiaro: grandi spazi lasciati in ripartenza.
In difesa il centrale Moti è di discreto livello, sopratutto nei colpi di testa (anche in zona gol). Ma se presi con lo spazio alle spalle, vanno in grande difficioltà.
Gattuso, da par suo, a sottovalutare i padroni di casa non ci pensa nemmeno. Tanto che di turnover non vuole sentire parlare. Qualche leggero movimento e niente più. La gara è di quelle toste ed importanti e non c'è spazio per esperimenti e novità.
Tanto che non c'è nemmeno spazio per il bomber di Coppa, Andrè Silva. Dentro Cutrone, per non correre rischi.
In difesa tornerà Calabria, a sostituire Rodriguez sulla sinitra, con Abate a destra. Per il resto conferma in toto per la formazione che ha strapazzato la Spal quattro giorni fa. Romagnoli-Bonucci in difesa, con Biglia davanti a loro. Kessiè e Bonaventura ai lati, Calhanoglu e Suso a supportare la punta.
Questa invece la probabile formazione dei bulgari:
Renan; Cicinho, Moti, Plastun, Sasha; Anicet, Dyakov; Lukoki, Marcelinho, Misidjan; Swierczok. Allenatore: Dimitar Dimitrov.