Milan

Chi sale e chi scende

 

Il secondo match in tre giorni contro la Lazio ci lascia ancora in corsa per la Finale di Roma.

Ecco perchè, chiamato ad erigere i top e i flop della partita di ieri sera, chi vi scrive si sente in dovere di chiamare come migliore, nella gara di ieri sera contro i biancocelesti, Rino Gattuso. Ebbene si, e la motivazione è presto detta: essenzialmente il buon Rino ha ideato e pensato alla gara contro Simone Inzaghi, nelle stesse modalità di come si è poi realmente sviluppato il match. Una prima parte dove, il Milan complice anche la partita molto dispendiosa di tre giorni fa, avrebbe sofferto la fisicità e l'agilità tecnica degli uomini offensivi biancocelesti, e una seconda parte dove, con qualche aggiustamento tattico (vedi l'entrata in campo di Cutrone e Cahalanoglu), avrebbe cercato di vincere. Missione quasi compiuta, se non fosse stato per l'incredibile errore proprio del turco a porta sguarnita. Dunque Gattuso ha il merito sacrosanto di aver tenuto con la sua filosofia fatta di sangue e sudore la propria squadra ancora in corsa per una finale che, un mese fa, sembrava impossibile. E la cosa che più lascia speranzosi e fiduciosi per il futuro, è proprio il fatto che Gattuso abbia letto e perfettamente voluto questa partita; cosa da non sottovalutare e che dimostra, ancora di più, quanto anche lo stesso Gattuso stia crescendo come allenatore, non solo dando sfoggio della sua usuale cattiveria e adrenalina, ma anche cercando insegnare dei concetti tattici ai suoi giocatori. Quindi senza dubbio, Gattuso è stato il fattore decisivo e determinante della partita di ieri.

Ma sopraggiungendo le "cose di campo", andiamo a parlare dei top che hanno poi giocato effettivamente la Semifinale di Andata. E sicuramente, chi merita questa citazione, sono senza ombra di dubbio Abate, Romagnoli e Borini e Donnarumma. In una partita così bloccata, e con una Lazio per almeno 60 minuti in pressione sulla difesa rossonera, i tre citati hanno sempre mantenuto calma e sangue freddo, non permettendo quasi mai (a parte l'occasione di Immobile dove Donnarumma si è superato) alla fase offensiva biacoceleste di diventare realmente pericolosa. Un vero plauso al lavoro che Rino Gattuso ha fatto in queste settimane su giocatori che, diciamocela tutta, qualche settimana fa, avrebbero sicuramente prima o poi mollato emotivamente la partita contro una squadra forte come la Lazio; cosa già successa diverse volte in questa stagione. Invece la piacevole sensazione che questa corda, tirata a dovere dagli avversari, diventi sempre più elastica e quindi meno incline a spezzarsi, ci potrebbe ancora una volta far credere che questo gruppo è stato smontato e rimontato mentalmente, fisicamente e tatticamente nel giro di un mese e mezzo.

Certo in un lavoro come questo, è palese che non su tutti si possa avere lo stesso effetto; o meglio, non su tutti i giocatori ci sia lo stesso impatto. Indi per cui, chiamato ad eleggere i flop della partita di ieri, chi vi scrive si sente in dovere di chiamare ovviamente Cahalanoglu, per l'incredibile errore sotto porta, e Locatelli. Il giovane centrocampista rossonero, obiettivamente sembra non essere ancora pronto a calcare certi campi e a vestire una maglia così importante come quella del Milan. Quando viene chiamato in causa, è palesemente impaurito, perchè probabilmente sente il peso di aspettative che, dopo i due fantastici goal dello scorso anno, non è al momento in grado di mantenere. Gioco orizzontale, passaggi di massimo dieci metri, e nulla più. Credo che il Milan abbia il dovere, il prossimo anno, di scoprire se questo ragazzo può essere utile alla causa o meno; e l'unica soluzione è quella di mandarlo in prestito in qualche squadra di Serie A per farlo giocare con continuità. Solo così capiremo effettivamente se quelle due reti contro Sassuolo e Juventus saranno state due colpi estemporanei, o meno.

 

banner orizz pubb mdtube

Su questo sito usiamo i cookies, anche di terze parti. Navigandolo accetti.